Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli - Foto Matteo Peroni
I 5 "imbianchini" d'alta quota: Alessia, Alessandro, Andrea, Matteo e Michele
Il Bivacco Zanon Morelli prima del restyling - Foto Matteo Peroni
Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli - Foto Matteo Peroni
Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli - Foto Matteo Peroni
Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli - Foto Matteo Peroni
Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli prima del restyling - Foto Matteo Peroni
Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli - Foto Matteo Peroni
Lavori in corso al Bivacco Zanon Morelli - Foto Matteo Peroni
Alessia, Alessandro, Andrea, Matteo e Michele a lavoro concluso - Foto Matteo Peroni“Escursionisti vestiti da imbianchini, avvistati tra le vette dell’Adamello”. La notizia, che nei giorni scorsi, è rimbalzata sui social e sulle testate locali lombarde, per approdare poi su scala nazionale, sembrerebbe a prima vista una scena da film.
Di cosa si è trattato: effettivamente di attori impegnati in un set cinematografico? Di una svista in alta quota? Assolutamente no, la risposta è: un bell’atto di altruismo nei confronti della montagna e dei suoi fruitori.
Gli escursionisti, avvistati in tuta bianca al Passo Brizio (3.147 m) nel Comune di Edolo (BS), si chiamano Alessia Abrami, Andrea Di Mieri, Michele Fadini, Alessandro Faini e Matteo Peroni. Cinque amici, appassionati di montagna e membri del Gruppo Juniores del CAI di Brescia, che si è messo a disposizione della sezione per salire in quota e dare una riverniciata al Bivacco Zanon Morelli.
Domenica 24 agosto, i ragazzi sono saliti al Passo Brizio, portando con sé il necessario per ridare un pizzico di vitalità al Bivacco, dipingendone il rivestimento metallico in un colore giallo acceso.
Inaugurata nel 1959, in sostituzione del bivacco Brizio, la struttura era in precedenza di colore grigio metallizzato, molto più mimetizzata tra le rocce. Il giallo, che ora la contraddistingue, rende il bivacco più facilmente identificabile, soprattutto in condizioni di scarsa visibilità.
I cinque “imbianchini” d’alta quota, non si sono limitati a dare una mano di giallo. Del bivacco hanno anche ripulito lo spazio interno.
“Abbiamo portato su una scopa, delle candele, dei fiammiferi, nuove coperte, pittura, pennelli, rulli, libro firme e soprattutto tanta voglia di dare nuova vita a questo bivacco della nostra sezione. Ci siamo dati tanto da fare e, nonostante la stanchezza siamo riusciti a portare a termine qualcosa che, in qualche modo, resterà nella storia grazie al nostro impegno”, scrive Matteo Peroni sui social, condividendo con il pubblico la soddisfazione e l’emozione di aver portato a termine una piccola grande impresa.
Un fine settimana alternativo tra amici, senza vette da conquistare, uniti nel realizzare un semplice gesto prezioso, una espressione di cura nei confronti della montagna. L’augurio, che si accompagna al breve racconto condiviso da Matteo, è che lo stato del bivacco, interno ed esterno, rimanga tale nel prossimo futuro.
“Non ci vuole molto per lasciarlo così - evidenzia Matteo - Cinque ragazzi hanno dedicato 48 ore della loro vita per rinnovare questa struttura, senza chiedere nulla in cambio. Facciamo in modo che il loro lavoro non sia stato vano.”
Come premesso, non si è trattato di una iniziativa privata del gruppo, nessun blitz, nessuna improvvisazione da condividere sui social, ma di un intervento di manutenzione straordinaria, realizzato per conto del CAI di Brescia, con il contributo del CAI Lombardia e la collaborazione di Enel Green Power.
Notizie che fa piacere riportare, alla fine di una stagione estiva, che ha visto spesso il termine vernice, associato quello di vandalismo.
Di seguito il video racconto dell'intervento di pulizia e “restyling” del Bivacco Zanon Morelli.