La stazione botanica alpina "Clarence Bicknell" al Rifugio Garelli © Archivio Aree Protette Alpi MarittimeCon l’arrivo della stagione estiva, tornano visitabili due preziosi luoghi del patrimonio naturalistico della provincia di Cuneo: la Stazione botanica alpina “Clarence Bicknell”, nei pressi del Rifugio Garelli, e il Giardino botanico “Valderia” a Terme di Valdieri, cuore delle Aree Protette Alpi Marittime. Due mete ideali per escursionisti, naturalisti e semplici amanti della montagna e della biodiversità.
La Stazione botanica alpina “Bicknell”
Riaperta ufficialmente fino a settembre, la Stazione alpina “Bicknell” si trova nel cuore del Parco Naturale del Marguareis, a oltre 1900 metri di quota. Il centro, dedicato al botanico inglese Clarence Bicknell, rappresenta un importante punto di riferimento per lo studio della flora d’alta quota e ospita raccolte e documentazione scientifica di notevole valore.
La stazione è accessibile soltanto a piedi, tramite un’escursione di circa tre ore e 900 metri di dislivello positivo, con partenza tipicamente dalla Certosa di Pesio. Un percorso impegnativo ma ricco di fascino, che attraversa ambienti alpini fino al Rifugio Garelli, da cui si raggiunge la stazione.
Grazie al supporto dei volontari dell’associazione Amico Parco, sono stati completati i lavori di pulizia e ripristino della struttura, consentendo la sua apertura per tutta la stagione estiva.
Il Giardino botanico “Valderia”
Si sono aperti oggi i cancelli del Giardino botanico “Valderia”, situato presso Terme di Valdieri, nel comune di Valdieri (CN), all’ingresso della Valle Gesso. Quest’anno il giardino celebra i suoi 35 anni con un weekend di festeggiamenti curato dalla Cooperativa Montagne del Mare, che gestisce lo spazio. L’orario di apertura è continuato, dalle 10 alle 18.
Il “Valderia” è uno dei giardini botanici più rappresentativi dell’arco alpino occidentale. Ospita oltre 500 specie vegetali spontanee del territorio, distribuite secondo criteri ecologici e altitudinali. Visitandolo, è possibile conoscere da vicino la straordinaria varietà della flora alpina, tra cui molte specie endemiche e rare, inserite in ambienti ricostruiti fedelmente come ghiaioni, torbiere e rupi calcaree.