Everest in silenzio e senza ossigeno: Anja Blacha verso i 14 Ottomila

Il 27 maggio Anja Blacha ha raggiunto la vetta dell’Everest senza ossigeno, firmando il suo dodicesimo Ottomila. Nessun annuncio, nessuna celebrazione.
Anja Blancha in cima all'Everest © instagram Pioneer Expedition

Mentre la stagione primaverile dell’Everest volge al termine con condizioni sempre più instabili Il 27 maggio 2025, Anja Blacha, 34enne tedesca, ha raggiunto la vetta dell’Everest senza utilizzare bombole di ossigeno. A comunicarlo è stata l'agenzia Pioneer Adventure. Non ci sono ulteriori dettagli ufficiali sulla salita, coerentemente con lo stile riservato della scalatrice, che ha mantenuto un basso profilo anche sui propri canali social. Sintomo di un approccio in contrapposizione con quanto avviene quotidianamente sulla più alta vetta del Pianeta.

Con questa ascensione, Blacha ha firmato il suo dodicesimo Ottomila senza ossigeno. Ora le mancano solo Lhotse e Shishapangma per entrare nella storia come la terza donna a scalare tutti i 14 Ottomila senza ossigeno, dopo Gerlinde Kaltenbrunner e Nives Meroi. Un primato a cui la Blacha sembra particolarmente interessata, come dimostrato anche dall'intensa attività ad altissima quota degli ultimi anni. Solo nel 2024 ha scalato Makalu, Kangchenjunga, Manaslu e Cho Oyu, mentre nel 2025 ha collezionato Annapurna, Dhaulagiri e ora l’Everest. Il tutto senza proclami e senza dirette, solo con una foto semplice scattata da chi ha raggiunto la vetta con lei.

 

Un alpinismo dimesso

Colpisce l’assenza di autocelebrazione di Anja, che non ha annunciato pubblicamente l’intenzione di tentare l’Everest senza ossigeno. Nessun fotografo al seguito, nessuna diretta streaming. Colpisce perché non ci siamo più abituati. Mentre possiamo seguire tentativi di record live, seguendo metro per metro i progressi dell'atleta sulla stessa montagna, nello stesso giorno, un'alpinista determinata si stava “trascinando” sulle corde a quote proibitive, nella stessa stagione in cui aveva già affrontato l'Annapurna e il Dhaulagiri.

Blacha, ex manager d’azienda con un background in matematica e filosofia, è nota per aver già attraversato l’Antartide in solitaria e senza supporto nel 2020. La sua figura si sta affermando come una delle più solide e coerenti del panorama alpinistico contemporaneo. Con Everest alle spalle, ora il suo sguardo si volgerà probabilmente verso Lhotse e Shishapangma per la stagione autunnale. Se riuscisse a scalarli entrambi senza ossigeno, Anja scriverà una nuova pagina nella storia dell’alpinismo femminile.