Film per il fine settimana: 3 storie a base di roccia, pazienza e tenacia

Da Arco di Trento alla Groenlandia, passando per l'isola di Baffin, tre film disponibili su InQuota.tv che condividono un unico e potente messaggio: in parete l'obiettivo si raggiunge in un intreccio di attesa e fatica.
Frame da "Excalibur"

L'arrampicata, in particolare su roccia e pareti imponenti, non è solo una sfida fisica, ma anche un esercizio di pazienza e tenacia. I freni imposti dalla difficoltà di una via o dall'imprevedibilità del meteo mettono a dura prova la volontà dei climber. Le tre pellicole che vi suggeriamo oggi raccontano tre storie che, diverse per ambientazione e stile - dall'arrampicata sportiva all'arrampicata artificiale e su misto, passando per il free climbing - condividono un unico e potente messaggio: in parete, l'obiettivo si raggiunge in un intreccio di attesa e fatica

Il primo viaggio ci porta ad Arco di Trento, in Italia, per seguire il fuoriclasse dell'arrampicata sportiva Stefano Ghisolfi. Torinese, classe '93, Stefano è uno dei più forti arrampicatori al mondo, con un curriculum che vanta la salita di diverse vie di grado 9b+. Lo ritroviamo protagonista del documentario “Excalibur”, il racconto dell’omonimo futuristico e feroce progetto a Drena (vicino ad Arco). Si tratta di una via corta, estremamente intensa, su un pannello di roccia ultra strapiombante con appigli minuscoli. Dopo due anni di dedizione e diversi tentativi, Ghisolfi è riuscito nel febbraio 2023 a completare la prima salita, proponendo il grado 9b+. Una storia che mostra come pazienza e determinazione siano tra gli elementi essenziali per superare anche la roccia più ostile, fino a far cadere ciò che sembrava impossibile.

Il secondo capitolo ci spinge nell'Artico con “Coconut Connection”. I protagonisti sono i belgi Nicolas Favresse e Sean Villanueva, noti per le loro scalate estreme in luoghi remoti accompagnate da musica e allegria. Destinazione dell’avventura è l’isola di Baffin, la più grande isola del Canada, un territorio vasto con pareti rocciose titaniche e selvagge che si innalzano direttamente dal mare. Dopo una prima esplorazione a bordo della Dodo’s Delight, una piccola barca a vela. due decidono di tornarvi per condurre un grande progetto di free climbing. Considerata la difficoltà di avvicinamento determinata dalla fusione del ghiaccio marino, partono con gli sci ai piedi nel mese di giugno, insieme ai tre Ragni di Lecco, Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e Luca Schiera. Il gruppo di ritroverà bloccato, volontariamente, per circa due mesi in una sorta di Yosemite artica, un paradiso di roccia lontano dal mondo urbanizzato. 

Infine, con la pellicola “Inussuk”, ci spostiamo sulla costa occidentale della Groenlandia in pieno inverno. Qui, gli scalatori polacchi di big wall, Marcin Yeti Tomaszewski e Paweł Hałdaś, sfidano il gelo estremo per inaugurare la prima via di arrampicata nella zona in quel periodo dell’anno. L'Inussuk è una scultura di pietre creata dagli Inuit, che funge da segnale, indicando una direzione o, in senso mistico, la "via della vita". La spedizione è una profonda immersione nella vita interiore dei climber, dove le riflessioni sono tanto importanti quanto l'azione. Affrontare una big wall in condizioni invernali estreme richiede una preparazione meticolosa e, soprattutto, la consapevolezza di non poter accelerare i processi.

 

EXCALIBUR

di Andrea Bandinelli e Niccolò Conterno

Una linea perfetta, con appigli minuscoli su un muro a 40 gradi: questo è EXCALIBUR. In uno sforzo congiunto con i migliori scalatori del mondo, Stefano Ghisolfi accetta la sfida di scalare questa incredibile via, che si trova a pochi passa da casa sua in Trentino. Dopo due anni di dedizione al progetto, Stefano riesce a conquistare la prima salita di quella che è ad oggi la via più difficile d’Italia e una delle più dure al mondo: Excalibur 9b+.

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COCONUT CONNECTION

di Sean Villanueva O'Driscoll

Dopo aver esplorato la costa di Baffin a bordo del famoso Dodo’s Delight, Nicolas Favresse e Sean Villanueva decidono di tornare, nel mese di luglio, per una grande spedizione di free climbing. Tuttavia con lo scioglimento del ghiaccio marino l’accesso è quasi impossibile. Raggiunti da tre alpinisti italiani (Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e Luca Schiera) si avvicinano con gli sci sul mare ghiacciato e si ritrovano bloccati per quasi due mesi in una valle piena di incredibili pareti. Nico e Sean sono noti come musicisti, ma con quali strumenti possono gli italiani contribuire al concerto? E se la cavano a cantare?

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INUSSUK

di Marcin Tomaszewski

Il film è ambientato sulla costa occidentale della Groenlandia durante l’inverno. Due scalatori di big wall, Marcin Yeti Tomaszewski e Paweł Hałdaś, vogliono inaugurare la prima via di arrampicata in quel periodo dell’anno. Il film descrive la vita interiore dei personaggi, le loro riflessioni durante la spedizione. L’Inussuk è un tipo di scultura creata dagli Inuit, che ha un significato pratico: serve come segnaletica. Può anche indicare la via della vita, la via del ritorno a casa, adempiendo così al suo scopo mistico.

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