Forte di Bard: riapre il Museo "Le Alpi dei Ragazzi" con focus sul clima

Al Forte di Bard riapre il Museo "Le Alpi dei Ragazzi", un percorso interattivo tra le vette iconiche della Valle d'Aosta, per prendere coscienza degli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi.

Il Forte di Bard, iconico imponente complesso fortificato della Valle d'Aosta, rappresenta al contempo una meraviglia architettonica e un vivace polo culturale, che ospita tra le antiche mura, diversi spazi museali. Accanto al Museo delle Alpi dedicato all'ecosistema alpino, al Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere e alle storiche Prigioni, il Forte si distingue per la sua attenzione al futuro e alle nuove generazioni

Il 17 ottobre riaprirà le sue porte, per accogliere un pubblico di giovani - ma non in maniera esclusiva - il Museo “Le Alpi dei Ragazzi”, uno spazio interattivo e ludico dedicato all'avvicinamento alla montagna dei ragazzi e delle famiglie, ospitato nell’Opera Vittorio.

Un Museo che evolve, di pari passo con le necessità di divulgazione di una montagna in mutamento. Già nel 2023, lo spazio espositivo era stato oggetto di rinnovamento dell’allestimento, per dare maggiore rilievo al tema dei cambiamenti climatici e del loro impatto sugli ambienti glaciali.

Una nuova chiusura per rinnovare il percorso alla scoperta del mondo della montagna, era stata annunciata la scorsa primavera. Il Museo è ora pronto ad accogliere nuovamente i visitatori con un allestimento in grado di offrire la possibilità di vivere una esperienza formativa e di sensibilizzazione nei confronti della tematica dei cambiamenti climatici, che stanno modificando a ritmi sempre più rapidi i paesaggi alpini. 

 

Un percorso virtuale tra vette e ghiacciai sofferenti

Il percorso museale consente di comprendere quali siano i principali effetti del riscaldamento globale sulle Alpi, quali la diminuzione media dello spessore del manto nevoso o del suo tempo di persistenza, consequenziale a un incremento in frequenza di inverni poco nevosi, alle temperature elevate che si verificano sempre con maggiore frequenza sia in inverno che primavera, e alle ondate di calore di inizio estate, che favoriscono nell’insieme una fusione anticipata delle nevi. O ancora il progressivo ed evidente arretramento dei ghiacciai, che sull’arco alpino si prevede possano scomparire entro il 2100. 

Attenzione particolare è rivolta alle montagne valdostane, soprattutto alle 4 vette principali della regione - Monte Rosa, Cervino, Gran Paradiso e Monte Bianco – di cui si ha modo di verificare, attraverso una esperienza immersiva, le condizioni di “salute”.

La visita al Museo prende il via in un'atmosfera subito coinvolgente. I visitatori vengono infatti accolti nella suggestiva Tenda Geodetica, dove, immersi tra suoni e contenuti multimediali, ricevono le coordinate essenziali per iniziare la loro avventura alpina virtuale. Il cuore dell'itinerario si sviluppa attraverso sale tematiche, ognuna dedicata a una delle principali vette valdostane, combinando scienza e consapevolezza ambientale. 

La Sala del Monte Rosa accoglie i visitatori con un allestimento volutamente "fragile", a rappresentare lo stato della criosfera alpina, insieme di tutti i paesaggi e gli elementi delle Alpi in cui l'acqua è presente stabilmente allo stato solido (ghiaccio o neve), anche se solo per un periodo dell'anno. Decine di steli di ghiaccio e la riproduzione di una grande carota di ghiaccio permettono di esplorare a fondo il ciclo dell'acqua, all’interno del quale si vanno a inserire formazione e fusione del ghiaccio e l'importanza dello studio dei ghiacciai.

Lasciato alle spalle il Monte Rosa, si passa alla Sala del Cervino, dove vengono affrontati due temi strettamente connessi tra loro: la presenza sulle Alpi del permafrost, il “terreno perennemente congelato”, anch’esso oggetto di progressiva alterazione in conseguenza dei cambiamenti climatici, e il processo di orogenesi che ha dato origine all'intera catena alpina.

Per rendere l'esperienza ancora più emozionante, i visitatori attraversano una sezione che simula una forte bufera di neve grazie a coinvolgenti effetti multimediali. Superata la “bufera”, si abbandona il mondo delle rocce e del ghiaccio per immergersi nel contesto naturale ricostruito nella Sala del Gran Paradiso. Qui, suoni e oggetti raccontano il susseguirsi delle stagioni, mentre un tavolo interattivo guida alla scoperta della ricca flora e fauna che popolano la vetta e l'omonimo Parco Nazionale. 

L'itinerario culmina nella Sala del Monte Bianco, uno spazio realizzato per stimolare la riflessione sui cambiamenti che le Alpi stanno vivendo, con particolare riferimento ai processi di innalzamento delle temperature e le conseguenti, drammatiche dinamiche di fusione glaciale.

Il percorso didattico si completa con due aree di approfondimento: una Sala gioco per le scuole, che utilizza un tavolo touch per svolgere un gioco di ruolo incentrato sulle risorse montane e include un suggestivo murales realizzato con le warming stripes (le strisce cromatiche che visualizzano il cambiamento climatico, ideate da Ed Hawkins); e una Sala immersiva, pensata per rilassarsi e godere dei magnifici panorami alpini.

L’esperienza di visita si estende anche all’aperto, nell'area esterna dell'Opera Vittorio, dove sono presenti una area giochi per i più piccoli, una parete di arrampicata sagomata con il profilo del Monte Rosa e un'accogliente zona pic-nic per le famiglie.

Per le scuole, il Museo offre la possibilità di organizzare attività didattiche tematiche, su prenotazione, dal martedì e venerdì. Le attività in programma per gli studenti delle scuole primarie hanno come finalità l’acquisizione delle basi scientifiche sulla formazione e l'evoluzione dei ghiacciai e sui cambiamenti in atto. Con gli studenti più grandi, delle scuole secondarie di I grado, viene invece approfondito il concetto di cambiamento climatico attraverso lo studio dei ghiacciai e il loro ruolo nell'equilibrio terrestre.

Il Museo è aperto al pubblico nei giorni di sabato, domenica e festivi. Sono disponibili 6 turni di visite guidate dalle 10.30 alle 16.30. Dal martedì al venerdì è possibile effettuare esclusivamente visite su prenotazione, per scuole e gruppi. 

Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito ufficiale del Forte di Bard www.fortedibard.it.