In bici, in Val Veny © Archivio Gian Luca GascaOggi, 3 giugno, celebriamo la Giornata Mondiale della Bicicletta. Un mezzo semplice, democratico, accessibile, capace di coniugare mobilità sostenibile, benessere fisico e scoperta lenta del territorio. La bicicletta non è soltanto un simbolo ecologico: è uno strumento potente per riconnetterci con la natura e, se usata con consapevolezza, anche con la montagna.
Il Club Alpino Italiano, attraverso le sue sezioni e commissioni, promuove da anni l’uso responsabile della bicicletta, in particolare della mountain bike, nei territori montani e collinari. La bicicletta è parte della cultura outdoor e può coesistere armoniosamente con l’escursionismo e l’alpinismo. Ma come per ogni attività in ambiente naturale, è necessario che si fondi sul rispetto. Rispetto dei luoghi, della biodiversità, dei sentieri, e soprattutto delle persone. L’uso della bici in montagna non deve essere un atto invasivo, ma partecipativo. Un termine semplice che significa: scegliere percorsi adatti, evitare tracciati troppo fragili o a elevata frequentazione pedonale, mantenere una velocità e un atteggiamento compatibili con la condivisione del sentiero. Significa spingere la bici dove serve e rallentare quando si incontra un camminatore.
In un’epoca in cui la pressione turistica si fa sentire anche nei luoghi un tempo marginali, muoversi in modo leggero e silenzioso diventa un atto politico. Scegliere la bici è una forma di resistenza alle logiche del tanto citato turismo di massa. È una scelta di lentezza e di immersione, che restituisce valore al paesaggio. Celebrare questa giornata non significa solo salire in sella: significa ripensare il nostro modo di stare nel mondo.
Buona Giornata della Bicicletta a tutte e tutti.