Giovanni Storti: ironia e conoscenza, l'importante è creare passione

Una breve chiacchierata con l'attore e regista Giovanni Storti, poco prima della proiezione di "Tra natura e quota" al Trento Film Festival.
Giovanni Storti al Trento Film Festival © Andrea Greci

Il film Tra natura e quota - Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane, di Manuel Zarpellon, Giorgia Lorenzato, realizzato con il sostegno e la collaborazione del Club Alpino Italiano, è stato proiettato in anteprima assoluta al Trento Film Festival, lunedì 28 aprile. 

L'evento è stata l'occasione per una breve chiacchierata con il protagonista, Giovanni Storti, che nel film dà voce, con ironia e sensibilità, a temi importanti come la consapevolezza e la preparazione in montagna, la difesa dell'ambiente naturale, la conoscenza e la tutela della biodiversità.

Conosciuto da milioni di italiani come parte del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, Giovanni Storti ha da sempre affiancato alla sua carriera artistica una profonda passione per la natura, la montagna e l’ambiente. In Tra natura e quota, documentario che unisce il racconto di un'escursione sulle Alpi Apuane con riflessioni intime e attuali, Giovanni si mette in cammino non solo fisicamente, ma anche interiormente, affrontando temi come il cambiamento climatico, la sostenibilità e il rapporto consapevole con l’ambiente. In questa intervista ci parla del film, della sua esperienza personale tra i sentieri e del bisogno, oggi più che mai, di riconnettersi con la terra e con sé stessi.

 

Giovanni, tu sei molto sensibile ai temi ambientali e ai temi della consapevolezza in montagna, anche un film come questo può servire?

Bisogna cercare di creare passione, con l'ironia, con la conoscenza, con la formazione. Ci possono essere varie strade per creare passione. Più o meno tutte le vie sono buone se servono per “arrivare in cima”. L'importante però è generare, appunto, passione. Quindi anche un film come questo può essere utile.

 

Le Apuane sono montagne particolari, a volte difficili da raggiungere. Come ti sei approcciato a questo gruppo?

Le Alpi Apuane sono montagne bellissime, con conoscevo poco e che sono state quindi una piacevole sorpresa. Sì, sono difficili da raggiungere, a tratti i sentieri sono aspri, gli ambienti molto particolari. Però con la dovuta preparazione si possono approcciare. Poi abbiamo toccato anche il tema delle cave di marmo. Un problema importante per queste montagna che, come abbiamo detto nel film, non ha una soluzione semplice, perché gli aspetti da tenere in considerazione sono tanti e differenti.

 

Nel film sei stato spesso accompagnato, da esperti come istruttori del CAI e una guida alpina, come è stata questa esperienza?

E' stato intanto bello confrontarsi con chi ha esperienza. Mi hanno raccontato, mostrato e insegnato tante cose. In montagna questo è particolarmente importante. E poi siamo stati bene, si sono creati dei rapporti.

 

Questo film può essere l'inizio di una particolare attenzione, da parte tua, al mondo della montagna?

Perché no, sarebbe bello andare in giro in tutta Italia a scoprire montagne meno conosciute che invece hanno tante storie da conoscere e da trasmettere. Ci sono tante montagne in Italia come le Alpi Apuane.