Simone Moro in cima allo Shisha Pangma d'inverno © Facebook Simone MoroSimone Moro torna in libreria con un racconto che mescola esperienze personali, riflessioni critiche e uno sguardo lucido sul mondo dell’alpinismo contemporaneo. Il volume non è solo un bilancio di una carriera vissuta in alta quota, ma anche un tentativo di ridefinire cosa significhi oggi “salire una montagna”. Dai campi base dell’Himalaya ai cambiamenti imposti dal turismo d’alta quota, con il suo “Gli Ottomila al chiodo” (Rizzoli, 2025), Moro analizza l’evoluzione e le contraddizioni di un ambiente sempre più affollato e commercializzato. Il libro alterna racconti di spedizione a considerazioni sul senso stesso dell’esplorazione, mettendo in discussione la logica del risultato a ogni costo. Un’opera asciutta e diretta, che offre uno spunto di riflessione a chi frequenta la montagna con passione, ma anche a chi la osserva da lontano.
La sinossi
Cos’è davvero l’alpinismo? È una sfida estrema? Un modo per raggiungere la vetta a ogni costo? Oppure è qualcosa di più profondo, un’esperienza che va oltre la semplice conquista? Partendo da queste domande – che solo all’apparenza hanno delle risposte facili – Simone Moro, uno dei più grandi alpinisti contemporanei, ci offre un racconto personale e coinvolgente che intreccia memoria, critica e visione. Attraverso avventure vissute in prima persona e riflessioni senza compromessi, indaga cosa significhi oggi esplorare le grandi montagne: non solo raggiungere una cima, ma farlo con consapevolezza, preparazione e passione. Con l’esperienza di chi ha vissuto la montagna ai massimi livelli, racconta la trasformazione dell’Himalaya: terra di conquiste storiche, di imprese e avventure epiche, ma anche terra che ha visto nascere e prosperare i turisti della montagna, che comprano un pacchetto avventura, vetta compresa. Dalle imprese pionieristiche al boom delle spedizioni commerciali, Simone Moro racconta la propria visione dell’alpinismo con il tono di chi ha scelto, passo dopo passo, di seguire un percorso non scontato. Gli Ottomila al chiodo è un manifesto personale e appassionato che intreccia la storia dell’alpinismo con quella di un uomo che ha deciso di restare fedele ai suoi ideali. Tra le pagine di questo libro, Moro ci invita a seguirlo lungo creste, pareti e dentro i campi base affollati di turisti, dove l’alpinismo autentico rischia di essere dimenticato. Contro la logica del successo facile, emerge una visione limpida e radicale: quella di chi crede che l’esplorazione sia ancora possibile, purché si abbia il coraggio di non adattarsi. Il risultato è una testimonianza viva, sincera e necessaria per chi ama la montagna e i sogni difficili.
Simone Moro
Nato a Bergamo nel 1967, Simone Moro è uno dei più famosi alpinisti al mondo, specializzato nella salita di Ottomila in inverno. Pilota di elicottero, ha organizzato una squadra di elisoccorso in Nepal. Fra i suoi libri ricordiamo i bestseller Cometasull'Annapurna (Corbaccio 2003), La voce delghiaccio (Rizzoli 2012), oltre all'illustrato Everest (Rizzoli, 2013) e al recente In ginocchio sulle ali (Rizzoli, 2014).
Il libro