Grand Capucin, Voie Petit: Siebe Vanhee completa la prima solitaria

La salita è stata effettuata con corda e ha impegnato l'alpinista per due giorni. "Passare sul chiave è stato difficile e mi ci sono voluti tre tentativi"
Prima solitaria della Voie Petit messa a segno da Siebe Vanhee © B. Gimenez

Siebe Vanhee ha messo a segno la prima salita in solitaria - con corda- della via Voie Petit, aperta dagli stessi Arnaud e Jean-Paul Petit (papà di Arnaud) nel 1997, insieme a Stephanie Bodet e Pascal Gaudin. L'itinerario, che si snoda sul Grand Capucin, nei suoi 450 metri e 13 lunghezze di sviluppo supera difficoltà fino a 8b, con un obbligatorio di 7b.

Sul suo profilo Instagram, Siebe ha raccontato la sua avventura, frutto di un "training" in solo con corda che va avanti da un paio di anni. "Era da un po' che pensavo a una sfida più grande in libera con corda, da solo. Ci sono molte vie multipitch di alto livello in Europa che non ho ancora scalato, quindi è stato facile trovare degli obiettivi. Ma la Voie Petit è una delle mitiche vie a più tiri delle Alpi. Ha la reputazione di essere impegnativa per via delle difficoltà costanti e dell'altitudine. Dato che volevo avventura e una buona dose di sfida, ho puntato a scalare la Voie Petit LRS (Lead Rope Solo) in giornata e dal basso, senza dover prima fare i conti con un compagno di cordata. Ero preparato con un sacco a pelo e cibo extra per dormire sulla cengia, se necessario".

Bivacco ai piedi della parete

Il tentativo ha come data di attacco il 24 giugno. "Ben presto mi sono reso conto che la logistica su questa parete piuttosto verticale non sarebbe stata così semplice. Molti traversi e tetti hanno reso il trasporto del materiale e il recupero di ogni tiro una grande sfida. Per il tiro chiave [il quinto, ndr] ho avuto bisogno di tre tentativi in ​​totale. Il tentativo a vista è stato difficile [con una caduta a metà del tetto nella parte finale della lunghezza], al secondo ho superato il passaggio chiave, ma l'estremità della corda che penzolava si è incastrata sotto di me in una fessura, e ho dovuto ripiegare. Al terzo tentativo ce l'ho fatta, senza problemi. Con qualche difficoltà in più ho scalato i due tiri successivi fino alla cengia, e contento di avere portato l'occorrente per dormire ho deciso di passare la mia prima notte da solo in parete. Che esperienza fantastica. Il giorno dopo ho salito il resto dei tiri, esposti e incredibili, sono arrivato in vetta alle 11 del mattino".

La salita diventerà anche un film per Edelrid, con parte delle riprese già realizzate da una troupe nel corso della riuscita solitaria di Siebe.  Negli ultimi anni Vanhee ha scalato in libera diverse vie multi-pitch difficili in solitaria e con la corda, tra cui Une Jolie Fleur dans une Peau de Vache (8b, 300m), Take it or Leave it (8a, 110m), El Pilar del Cantábrico (8a+, 500m) e Dame Cookie (8a+, 160m). Voie Petit era stata salita in libera per la prima volta da Alexander Huber nel 2005 e anche in quell'occasione c'era stata una caduta sul tiro chiave.