
Lunga 119 chilometri e dotata di 30 stazioni, la ferrovia segue le valli dei fiumi Calore, Sabato e Ofanto, tracciando un itinerario che attraversa paesaggi rurali e montani di rara bellezza. Pur non essendo riuscita, da sola, a contrastare lo spopolamento e la crisi economica delle aree interne, la linea ha mantenuto negli anni un forte valore simbolico e culturale.
Oggi la Avellino–Rocchetta è l’unica tratta della rete RFI dichiarata di interesse culturale ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ed è inserita nella legge 128 del 2017 che istituisce le ferrovie turistiche italiane. Fa parte inoltre del programma “Binari senza tempo” della Fondazione FS Italiane, nato per valorizzare il patrimonio ferroviario storico e per restituire vita alle linee secondarie chiuse in passato durante la stagione dei cosiddetti “rami secchi”.
Il tracciato si snoda tra i territori dei grandi vini DOCG del Taurasi e del Fiano, toccando anche il Parco Regionale dei Monti Picentini: un intreccio di cultura, natura e tradizioni che rende questa ferrovia una vera e propria “via del paesaggio”.
Dopo anni di incertezze, chiusure e riaperture parziali – e scongiurata una nuova sospensione paventata da RFI nella scorsa estate, fortemente contestata da AMODO (Alleanza per la Mobilità Dolce) – la linea ha celebrato il suo anniversario con una nuova corsa dell’Irpina Express, treno storico che domenica 26 ottobre ha percorso l’intero tracciato da Avellino a Rocchetta S.A./Lacedonia.
Partito alle ore 8.00, il convoglio ha raggiunto la “capitale delle ferrovie ofantine” alle 13.00, fermandosi lungo il percorso nella stazione di Morra De Sanctis per rendere omaggio a Francesco De Sanctis, intellettuale e statista che sostenne con forza la costruzione della linea, considerandola un’opera di progresso per le popolazioni dell’Appennino meridionale.
Un anniversario che non guarda solo al passato, ma rilancia l’idea di una mobilità dolce, sostenibile e culturale, capace di valorizzare il paesaggio e di restituire dignità e futuro alle aree interne.