I film vincitori del 28° Cervino Cinemountain

A vincere l'Oscar dei film di montagna è “Fedrelandet” di Margreth Olin, un viaggio spirituale tra le vallate norvegesi. Premio CAI come miglior film di alpinismo a "The Last Expedition", documentario nel ricordo di Wanda Rutkiewicz.
Cervino, versante svizzero - Foto Foto di rotkorn da Pixabay

Nella serata di sabato 2 agosto, si è conclusa con la consueta cerimonia di premiazione a Valtournenche, la XXVIII edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale di cinema di montagna più alto d’Europa. Quest'anno sono stati oltre 50 i film selezionati tra ben 366 opere candidate da 73 Paesi, 19 delle quali in anteprima. Ad animare le giornate del festival più di 50 ospiti e 40 eventi tra proiezioni, incontri e dibattiti.

Ancora una volta, il Cervino CineMountain ha confermato la sua vocazione nel raccontare la montagna come luogo di crescita e rinascita.

 

I migliori film del 28° Cervino Cinemountain

A vincere il Grand Prix des Festivals - Conseil de la Vallée, considerato l'Oscar del cinema di montagna, è la pellicola “Fedrelandet” (trad. La canzone della Terra), di Margreth Olin (Norvegia, 2023, 91’). Una vera e propria sinfonia visiva che trasporta tra le spettacolari vallate norvegesi. A fare da guida in questo viaggio spirituale è il padre della regista, un testimone silenzioso che cammina e racconta, incarnando un tempo che resiste. Sebbene lui sia il protagonista umano, la vera protagonista è la Terra stessa. Prodotto con la collaborazione di due maestri del cinema come Wim Wenders e Liv Ullmann, il film celebra la bellezza fragile e assoluta della natura, con i suoi suoni e i suoi cicli.

“Un film che ci ha trovati tutti d’accordo fin da subito – si legge nella motivazione della Giuria - . Per la maestria nell’uso del linguaggio cinematografico che, attraverso un montaggio fascinoso e metaforico, ci trasporta dai minimi dettagli ai campi più lunghi, facendoci sentire quanto si appartengano. Per essere riuscito, come il grande cinema, a sospenderci nel tempo, pur riproducendo il movimento incessante e salvifico della vita e della natura”.

 

Il miglior film straniero, vincitore del Premio Montagnes du Monde è "Mountain of Gold" (trad. La montagna d'oro) di Roland Edzard (Francia/Niger, 2025), vincitore anche del Premio del Pubblico, Il film è ambientato in una miniera del Niger dove, tra polvere e fatica, i giovani inseguono i loro sogni di riscatto, scontrandosi con la dura realtà di una corsa all'oro fatta di speranze, amicizia e resistenza. 

Il Premio Montagne d’Italia va invece a “Nella pelle del drago" di Katia Bernardi (Italia, 2025), Film che ripercorre il mistero dell'incendio doloso che il 22 agosto 2023 ha distrutto "Drago Vaia", l'imponente scultura in legno realizzata da Marco Martalar a Lavarone. Mescolando indagini e testimonianze, il documentario cerca di far luce sulle responsabilità, mentre l'artista, con lo spirito di una "crime-comedy in salsa country", si mette al lavoro per ricostruire dalle ceneri un nuovo "Drago nero", simbolo potente di resilienza e speranza.

 

Un Premio CAI nel ricordo di Wanda Rutkiewicz

A vincere il Premio CAI - Miglior film di alpinismo è "The Last Expedition" (trad. L'ultima spedizione) di Eliza Kubarska (Polonia, 2024), documentario promosso dal Club Alpino Italiano e distribuito nelle sale cinematografiche nello scorso mese di febbraio, che racconta il viaggio intrapreso dalla regista e alpinista Eliza Kubarska, per ricostruire il destino di Wanda Rutkiewicz, la leggendaria alpinista polacca, scomparsa sull'Himalaya trent'anni fa. Il documentario segue Eliza mentre ripercorre le orme dell'ultima spedizione di Wanda, dal Nepal al Tibet, attraversando alcune delle vette più alte fino al Kanchenjunga. Non è solo un'indagine su ciò che è realmente accaduto, ma anche un omaggio a un'icona di forza, coraggio e indipendenza che ha segnato la storia dell'alpinismo.

“Dentro una tenda in un campo base, Wanda risponde a chi le domanda cosa sono le montagne per lei. Dice, tre cose: stare con le persone, con la natura, lo sport. In questa risposta ritroviamo i valori fondanti del CAI in questo film, costruito dalla regista Eliza Kubarska con ammirazione umana per Wanda, con cura giornalistica della ricerca biografica, integrata perfettamente con il materiale girato dalla stessa Wanda, con gli archivi TV - riporta la corposa motivazione della Giuria - . E poi le interviste, mini-racconti, a volte di toccante intimità. Il film dimostra che l'alpinismo in ambienti estremi per Wanda non era esibizione agonistica ma ricerca del sé, occasione di emancipazione dal ruolo tradizionale riservato alla donna nella società polacca, e infine ricerca spirituale. Il film ci dice come nasce un mito, suggerendo che Wanda si sia salvata dal Kanchenjunga, montagna proibita dai monaci, forse ritirata in un monastero. Wanda è tra noi, dice un monaco, non è più una straniera. Ed ha trovato se stessa, per sempre".

 

Tutti i vincitori della XXVIII edizione

  • GRAND PRIX DES FESTIVALS – CONSEIL DE LA VALLÉE - Fedrelandet di Margreth Olin (Norvegia, 2023, 91’)

  • PREMIO MONTAGNES DU MONDE - Mountain of Gold di Roland Edzard (Francia/Niger, 2025)

    Menzione speciale: Champions of the Golden Valley di Ben Sturgulewski (USA, 2024)

  • PREMIO MONTAGNE D’ITALIA - Nella pelle del drago di  Katia Bernardi (Italia, 2025)

  • PREMIO MONTAGNES TOUT COURT - América di Javier Augusto Arias-Stella (Perù, 2025) 

  • PREMIO FILM COMMISSION VALLÉE D’AOSTE - Conigli al cimitero di Filippo Maria Pontiggia (Italia, 2025)

  • PREMIO SONY – MIGLIOR FOTOGRAFIA - Messengers di Jeffrey Zablotny (Canada, 2024)

  • PREMIO CVALPS (Ex aequo) - Fiore Mio di Paolo Cognetti (Italia/Belgio, 2024) e Play-Off, di Gaël Truc (Italia, 2025)

  • PREMIO DEL PUBBLICO - Mountain of gold di Roland Edzard (Francia, 2025, 85’) 

  • PREMIO DEL PUBBLICO KIDS - Amen di Orphée Coutier, Bettina Demarty, Kimie Maingonnat, Laurène Perego, Louise Poulain, Avril Zundel (Francia, 2024) 

  • PREMIO DEL PUBBLICO FILM COMMISSION VALLÉE D’AOSTE - Play-off di Gaël Truc (Italia, 2025, 30’)PREMIO DEL 

  • PUBBLICO VERSANTE SPORT - Living the way di Juan Pablo Caballero (Italia, 2024, 15’)

  • PREMIO CIRCUIT - Kamay di Ilyas Yourish e Shahrokh Bikaran (Belgio, Afghanistan, 2024, 105’)