Il CAI Fiume celebra 140 anni: a Trento l’abbraccio con la SAT

Assemblea dei soci nella Casa della SAT per ripercorrere una storia unica, nata dall’esilio e intrecciata alla fratellanza alpina
Rappresentanti della SAT e della sezione CAI di Fiume

Si è svolta a Trento, nella sede della SAT in via Manci, l’assemblea della Sezione CAI di Fiume in occasione dei 140 anni dalla sua fondazione. Una celebrazione dal profondo valore simbolico, che ha unito il presente dei circa 400 soci con le radici storiche di una sezione unica nel panorama italiano.

Nata nel 1885, la sezione CAI di Fiume affrontò l’esilio forzato dopo la Seconda guerra mondiale, con la diaspora da Fiume, Pola e Dalmazia. Nel 1949 fu la SAT, nella sua veste di sezione autonoma del CAI, ad accogliere il CAI Fiumano come sottosezione. Solo nel 1953, la sezione fu riconosciuta ufficialmente dal Consiglio Centrale del CAI.

Nel corso dell’assemblea, ospitata nello Spazio Alpino della SAT, si sono svolte le elezioni dei consiglieri in scadenza, del delegato sezionale e l’approvazione del bilancio. Ma soprattutto si è vissuto un importante momento di riflessione sul valore identitario e collettivo della montagna, come spazio di ricostruzione e memoria.

“Nel febbraio 1949, due anni dopo il trattato di pace, sul Bondone ci fu il primo raduno, con 100 partecipanti, nel corso del quale si decise di ricostituire la Sezione”, ha raccontato il presidente del CAI Fiume, Federico Corich. “Il merito maggiore va alla SAT e a Mario Smadelli, ufficiale degli alpini, arrivato a Fiume come segretario di prima nomina alla Banca d’Italia”. Primo presidente della sezione ricostituita fu Gino Flaibani, il cui nome oggi è ricordato anche su un sentiero del Pelmo.

A sottolineare il carattere straordinario della sezione anche Carlo Ancona, consigliere della SAT Centrale: “Il CAI non poteva prendersi carico di una sezione rimasta senza territorio e rifugi. Lo fece la SAT, permettendo a Fiume di diventare, tre anni dopo, sezione autonoma. Non esistono altre sezioni CAI al di fuori del territorio italiano: Fiume è un unicum speciale”.

Infine, Cristian Ferrari, presidente SAT, ha ricordato il valore profondo di questo legame: “La montagna unisce, anche nel dolore. La nostra autonomia ci ha permesso di aiutare soci che avevano perso tutto, aiutandoli a ritrovare la strada della montagna”.