Il CAI Nuoro tra i vincitori del bando “Custodi delle Terre Alte”

Il progetto “La montagna che unisce” premiato dal Comitato scientifico centrale del CAI per l’originalità e l’impatto sul territorio.
I ruderi dell'alloggio intitolato a Quintino Sella

Il CAI Nuoro è tra i cinque vincitori del progetto nazionale Custodi delle Terre Alte, promosso a gennaio dal Comitato scientifico centrale del Club Alpino Italiano. La sezione sarda è stata selezionata tra oltre 500 partecipanti: un riconoscimento che, come sottolineano i dirigenti locali, può segnare una tappa importante per l’associazionismo dell’isola.

La comunicazione ufficiale è giunta nei giorni scorsi al presidente della sezione, Tonino Ladu, accompagnata da motivazioni che ne valorizzano “la qualità, l’impegno e l’impatto sul territorio”, lodando il progetto come “esempio concreto di quella custodia attenta e appassionata delle terre alte che questo premio vuole raccontare”.

Il progetto premiato è La montagna che unisce, manifestazione annuale che coinvolge le comunità di Fonni, Desulo, Villagrande e Arzana attorno alla cima del Gennargentu. Come descritto nella candidatura, il CAI Nuoro propone questi comuni come “custodi delle Terre Alte di Sardegna”, realtà che hanno saputo trasformare fenomeni complessi come la transumanza e lo spopolamento in opportunità di rigenerazione sociale ed economica.

Il progetto punta infatti su un nuovo tessuto di imprese artigiane e produttive legate alla montagna, sulla collaborazione con l’Agenzia Forestas per la valorizzazione del Sentiero Italia CAI e del Sentiero Frassati, sulla ristrutturazione di antichi cuiles e barracos, e sulla tutela di importanti siti archeologici come Ruinas e l’acquedotto nuragico di Gremanu, a oltre 1200 metri di quota.

Il CAI Nuoro ha inoltre evidenziato nel progetto l’intreccio profondo tra la Sardegna e la storia d’Italia: dalla figura di Quintino Sella, fondatore del Club Alpino Italiano, che nel 1869 esplorò proprio queste terre come membro di una commissione parlamentare, fino a quella di La Marmora, che ne studiò a lungo la geografia e l’identità.

I cinque progetti vincitori entreranno a far parte dell’Albo dei custodi delle Terre Alte, che sarà valorizzato attraverso un portale web e una serie di pubblicazioni promosse dal CAI. La premiazione ufficiale si terrà a settembre in Sardegna, con la presenza del Presidente generale del CAI Antonio Montani e un evento pubblico dal titolo “Ambiente e montagna oggi, per viverla con le radici della storia”, che si svolgerà sui sentieri del Gennargentu, fino alla croce di Punta La Marmora. Saranno coinvolti i sindaci dei quattro comuni, l’Agenzia Forestas e le scuole del territorio.

“Abbiamo rappresentato una realtà che c’è”, ha dichiarato Matteo Marteddu di CAI Sardegna, “forse resistente, nel senso più profondo: comunità che resistono e che offrono un seme di originalità in un’Italia che vede ancora troppi paesi di montagna spopolarsi. Chi ha scelto e premiato questo progetto ha saputo leggerlo con intelligenza”.