Un momento dell'inaugurazione della nuova sede del CAI VenariaDopo sei mesi di attesa, lavoro e speranza, il Club Alpino Italiano di Venaria Reale torna ad avere una casa. Nei giorni scorsi è stata inaugurata ufficialmente la nuova sede in via Boccaccio 24, a pochi passi dal centro cittadino. Un momento simbolico e molto partecipato, che ha segnato la rinascita della sezione locale dopo il devastante incendio del 27 dicembre 2024, che aveva distrutto la storica sede di via Picco 24.
La cerimonia si è svolta alla presenza del direttivo del CAI, del vicepresidente generale Giacomo Benedetti e di numerosi soci CAI, otre che di numerose autorità locali, tra cui il sindaco Fabio Giulivi, il vicesindaco Gianpaolo Cerrini, gli assessori Luigi Tinozzi (Sport), Monica Federico (Commercio) e Marta Santolin (Cultura), il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Ferrauto, la consigliera della Città metropolitana di Torino Rossana Schillaci, il consigliere comunale Stefano Mistroni, il direttore della Fondazione Via Maestra Mirco Repetto e la dirigente comunale dei Lavori Pubblici Roberta Cardaci.
A prendere la parola, visibilmente emozionato, il presidente della sezione venariese, Carlo Soldera: “Oggi è un giorno speciale, che segna un nuovo inizio per la nostra sezione. Sei mesi fa abbiamo perso non solo una sede, ma un pezzo di storia e identità. Ma non è andato perso lo spirito del CAI. Grazie alla solidarietà della comunità, alle associazioni, ai cittadini e all’Amministrazione comunale, oggi siamo qui. Questa nuova sede è il simbolo della resilienza e dell’amore per la montagna che ci unisce. Continueremo a camminare insieme, passo dopo passo”.
Il taglio del nastro della nuova sede di Venaria RealeVicino alla sezione venariese anche il vicepresidente generale del CAI, Giacomo Benedetti: “Dopo l’incendio, tutta la comunità del CAI - dalle Alpi alle isole - si è stretta attorno alla Sezione di Venaria. La montagna ci insegna che si arriva in vetta solo insieme. Alla sezione va il nostro applauso e augurio per un futuro ricco di progetti e passione”. Va infatti ricordato come a seguito dell’incendio, diverse realtà del territorio si erano mobilitate con iniziative benefiche, donazioni e accoglienza temporanea.
In conclusione il sindaco, Fabio Giulivi, ha sottolineato l’importanza del lavoro congiunto tra istituzioni e associazioni: “Questa sede, come altri spazi della città, ha ritrovato vita grazie all’impegno collettivo. È successo con l’Iqbal, con la casetta Rigola, e ora con il Rotelliere. Sono convinto che questa potrà diventare la casa definitiva del CAI. Grazie a tutti i volontari per l’impegno nel valorizzare un patrimonio pubblico così importante”.