Gambero di fiume - Foto G.R.A.I.A. Srl
Gamberi del torrente Riale - Foto G.R.A.I.A. Srl
Monitoraggio - Foto G.R.A.I.A. Srl
Gamberi del torrente Riale - Foto G.R.A.I.A. Srl
Gamberi del torrente Riale - Foto G.R.A.I.A. SrlIl gambero di fiume Austrapotamobius pallipes è un crostaceo decapode dulciacquicolo italiano, inserito negli Allegati II e V della Direttiva 92/43/CEE “Direttiva Habitat”, ritenuto fortemente minacciato di estinzione (EN) secondo IUCN.
Esso rientra tra le “specie chiave” del progetto ECO4TICINO, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera “Interreg VI-A” Italia-Svizzera, che mira ad ottenere una maggiore tutela della biodiversità del corridoio ecologico del fiume Ticino attraverso azioni che portino a una gestione coordinata dello stesso.
Un tempo abbondantemente diffusa sul territorio di progetto, la specie risulta in progressiva contrazione a causa di numerosi fattori relativi ad alterazioni dell’habitat (quali modificazioni delle sponde e cementificazione, inquinamento, variazioni di portata indotte ecc) e alla presenza di specie di gambero esotiche portatrici di malattie letali come l’afanomicosi o “peste del gambero”.
Da luglio 2025 nell’ambito del progetto ECO4TICINO sono iniziati i censimenti delle popolazioni italiane di gambero di fiume. I monitoraggi hanno l’obiettivo di valutare lo stato delle popolazioni di gambero note sul territorio e di individuarne di nuove, nonché di valutare le zone di contatto tra le popolazioni di gambero autoctone e quelle di gamberi esotici per pianificare al meglio futuri interventi di gestione. L’attività si avvale di un protocollo condiviso tra i partner italiani e svizzeri, in maniera tale da garantire l’uniformità dei risultati e si svolge prevalentemente in orario notturno, con l’ausilio di fari.
Le prime attività sul versante italiano sono state svolte da G.R.A.I.A. Srl e hanno portato all’individuazione di un nucleo di gamberi non ancora censito e alla conferma di due popolazioni esistenti in territorio lombardo. I censimenti andranno avanti fino all’inizio dell’autunno, in maniera tale da coprire il periodo di massima attività del gambero, e si avvarranno anche di strumenti quale il monitoraggio tramite eDNA, per poter avere informazioni anche su quei siti il cui monitoraggio risulta difficile.
Le informazioni che emergeranno da questi monitoraggi permetteranno di ampliare il quadro conoscitivo per quanto riguarda la distribuzione della specie nel corridoio ecologico del fiume Ticino e di pianificare future azioni di sostegno alle popolazioni, per garantire la sopravvivenza di questa specie nell’area di progetto.