Il mondo della montagna saluta Cristian Brenna

Il saluto del mondo dell’alpinismo a Cristian Brenna. Dalle guide, agli amici, ai compagni di cordata che insieme hanno vissuto un pezzo di strada. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo.
Cristian Brenna © Facebook Cristian Brenna

“Mancano solo le parole, resta solo il silenzio, il vuoto” Apre così il post di Hervé Barmasse in ricordo dell'amico e compagno di cordata Cristian Brenna, scomparso tragicamente durante un'escursione sul Monte Biaina. Figura iconica dell’alpinismo e dell’arrampicata sportiva italiana, guida alpina, soccorritore del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e allenatore della FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana) Brenna era nato a Bollate il 22 luglio 1970. Era uno di quei rari alpinisti capaci di unire talento, passione e umanità

La sua carriera comincia giovanissimo sulle prese di plastica. Comincia con l’arrampicata sportiva, dove conquista numerosi titoli internazionali, entrando nel gotha dell’arrampicata mondiale. Basti dire che è stato il primo italiano a chiudere un 9a e un 8b+ a vista.

Ma è nell’alpinismo esplorativo che Brenna ha lasciato alcune delle sue tracce più profonde, tra cui la celebre prima salita alla nord-ovest del Cerro Piergiorgio in Patagonia nel 2008, realizzata insieme a Hervé Barmasse che scrive:

“Servirebbe la tua ironia contagiosa, una birra condivisa, quel modo leggero e profondo di vivere la vita senza mai prendersi troppo sul serio. È ciò che ci ha uniti da subito, dalla prima spedizione fino alla vetta del Piergiorgio, passando per le Dolomiti, o per una giornata qualunque in falesia. Servirebbe… ma oggi resta solo il vuoto.”

Anche la Federazione Arrampicata Sportiva Italiana, di cui era tecnico delle squadre nazionali, ha espresso profondo cordoglio per la perdita dell’amico e collega. Lascia due figli, Filippo e Sofia, quest’ultima giovane promessa dell’arrampicata italiana e recente campionessa italiana giovanile Lead.

Il Collegio Nazionale Guide Alpine Italiane lo definisce “un interprete straordinario dell’arrampicata e dell’alpinismo italiani”, sottolineando il vuoto umano e professionale che la sua scomparsa lascia tra colleghi, compagni di cordata e allievi. Anna Torretta, guida alpina e amica, lo saluta con un messaggio affettuoso:

“Ciao Cristian… dai una pacca al Tromba (Adriano Trombetta, guida alpina scomparsa nel 2017 travolto da una valanga, nda) lassù, che sarà tutto eccitato nel vederti arrivare!”

Oltre a questi molti altri i messaggi per ricordare Cristian Brenna, si ammassano come lacrime sui social. Da tutti emerge che Brenna era molto più di un atleta: era un punto di riferimento. La montagna, che gli ha dato tanto e che tanto gli deve, oggi lo saluta con rispetto e dolore.