Durante il periodo natalizio, quando la luce inizia a calare sul borgo di Manarola, accade qualcosa di ancor più suggestivo delle già splendide viste che le Cinque Terre sono in grado di offrire: l’accensione del presepe di Mario Andreoli, giunto alla sua 64ª edizione, non è semplicemente un evento legato al Natale, ma un atto che ogni anno rinnova il legame profondo tra paesaggio e comunità.
Le oltre 250 sagome luminose che prendono forma sulla collina raccontano storie di mani che hanno saputo trasformare un versante scosceso in un luogo di magia e contemplazione. Un’opera che nasce dal lavoro paziente di Mario Andreoli e che continua a vivere come patrimonio immateriale del Parco, simbolo di una terra aspra e generosa, dove la creatività è sempre stata una forma di resistenza.
L’arrivo a Manarola, nel giorno dell’accensione, coincide con un’atmosfera densa di partecipazione. Le persone si ritrovano, si riconoscono, attendono insieme. Le iniziative collaterali, dall’inaugurazione della targa commemorativa dedicata a Mario Andreoli e al padre sulla collina delle Tre Croci, alla presenza delle autorità, del CAI La Spezia e del Soccorso Alpino, fino alle esibizioni musicali e folkloristiche, hanno fatto da cornice a un momento che resta comunque intimo, quasi raccolto.
Poi la luce. La Stella Cometa si accende per prima, seguita dalle sagome che rischiarano l’intero versante. È un istante che suscita stupore autentico, perché ogni volta sembra nuovo. In quell’attimo, il presepe diventa racconto visivo di tanti elementi e valori che si riflettono nell’identità stessa delle Cinque Terre.
Tra le figure illuminate, per il secondo anno consecutivo, trova spazio anche un’immagine dal forte valore simbolico: una persona caduta a terra che viene aiutata a rialzarsi. È il tributo al Soccorso Alpino ligure, presenza discreta ma costante nella vita quotidiana del territorio. Una sagoma che parla di altruismo, aiuto e sicurezza, di chi opera ogni giorno, sui sentieri e nelle emergenze, in piccoli e grandi interventi a servizio della comunità e dei visitatori.
Non è un caso che il presepe intersechi i sentieri che collegano i borghi all'interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Quei percorsi, vissuti tutto l’anno da escursionisti e residenti, diventano parte integrante dell’opera in un'armonia tra storia e paesaggio in grado di regalare grandi emozioni.