Il ragno lupo delle Alpi Marittime a rischio estinzione: al via la Summer School per proteggerlo

Il 14 e 15 luglio, la Vesubia Summer School porta i giovani naturalisti dell’Università di Torino in alta quota per studiare ecologia e conservazione del ragno lupo, specie endemica e minacciata dall’estinzione.
Vesubia jugorum, ragno lupo © M. Isaia/Parco Alpi Marittime

Il 14 e 15 luglio, nei dintorni del rifugio Valasco (CN), nel cuore del Parco delle Alpi Marittime, non sarà raro incontrare giovani studenti armati di taccuini e retini. Sono i partecipanti alla Vesubia Summer School, un’intensa due giorni sul campo organizzata per approfondire lo studio dell’ecologia e della conservazione del ragno lupo “Vesubia jugorum”, animale endemico di questo territorio e minacciato dall’estinzione.

L’iniziativa, rivolta agli studenti della Laurea Magistrale in Scienza dei Sistemi Naturali dell’Università di Torino, si inserisce nell’ambito del progetto CRYPTERS, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon Europe (progetto TETTRIs, dedicato alla tutela degli ecosistemi terrestri).

 

Il ragno lupo

Il Vesubia jugorum, anche detto ragno lupo, è una specie endemica delle Alpi Marittime, il che significa che non esiste in nessun altro luogo al mondo. Vive in ambienti di alta quota, su pascoli pietrosi, detriti morenici, e versanti aridi, dove caccia tra le rocce e la vegetazione bassa. Si tratta di una specie terricola e vagante, che non costruisce ragnatele ma va attivamente in cerca delle sue prede, spesso piccoli insetti e altri artropodi.

L’aspetto è sobrio ma affascinante: colorazioni mimetiche grigio-brune, zampe robuste e occhi disposti in modo da garantire un’ottima visione frontale e laterale. Ma ciò che rende Vesubia jugorum davvero speciale non è solo la sua rarità, quanto il suo ruolo come indicatore ecologico. Vivendo in ambienti estremi e poco alterati dall’uomo, la sua presenza (o assenza) può dire molto sulla salute degli ecosistemi alpini. Ed è proprio questo uno degli obiettivi della Summer School: monitorare le popolazioni, studiare il comportamento, raccogliere dati per la conservazione.

 

Una specie a rischio

Negli ultimi anni, gli studiosi hanno lanciato l’allarme: i cambiamenti climatici, il calo della biodiversità e la progressiva erosione degli habitat d’alta quota stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza di molte specie alpine specializzate, tra cui proprio Vesubia jugorum.

Specie endemiche come questa, localizzate in aree ristrette e spesso con basse densità, sono particolarmente vulnerabili agli stress ambientali. Anche piccoli cambiamenti nella temperatura, nella copertura vegetale o nella disponibilità di prede possono causare squilibri difficili da recuperare.

Ecco perché eventi come la Vesubia Summer School non sono semplici esercitazioni didattiche, ma vere azioni di ricerca e sensibilizzazione, fondamentali per formare le nuove generazioni di naturalisti e conservazionisti, oltre che per raccogliere dati aggiornati su specie poco conosciute ma importanti per gli equilibri degli ecosistemi montani.

 

Studiare sul campo

Durante la Summer School gli studenti lavoreranno insieme a ricercatori esperti in zoologia e conservazione utilizzando metodi di cattura-rilascio, osservazioni comportamentali e analisi dell’habitat. Le attività includeranno anche momenti di confronto teorico al rifugio Valasco.