La vasta area compresa tra la Valle dell’Adige, il Pasubio e la Valsugana fu un aspro teatro di combattimenti durante la Prima guerra mondiale, e vide soprattutto la costruzione di grandi linee difensive, con trincee e forti posizionati in luoghi strategici. La Forra del Lupo, Wolfsschlucht in tedesco, è una trincea riscoperta solo in anni recenti, che da Serrada, sopra Folgaria, sale ai resti del Forte Dosso del Sommo (Werk Serrada), fortificazione austro-ungarica a presidio della Val Terragnolo, proprio di fronte al massiccio del Pasubio, da dove partì il tiro preparatorio della Strafexpedition. Camminare su questi percorsi, facili e con dislivelli contenuti, non è solo un viaggio nella storia, ma anche un’immersione in una natura ancora integra, tra scorci unici e ampi panorami.
Dalla località Cogola, all’ingresso di Serrada (pannello informativo, con descrizione dell’itinerario e notizie storiche), si inizia a salire in un bosco di faggi, raggiungendo l’inizio della Forra del Lupo. La trincea è scavata tra pareti di roccia, sul versante occidentale sotto la dorsale del Dosso delle Somme, dove corre una sterrata, e sale con pendenza costante, passando da diverse feritoie e osservatori a strapiombo sulla Val Terragnolo, con la vista che si apre dal Passo della Borcola al dirimpettaio Pasubio, fino alla Valle dell’Adige. Si esce dalla trincea presso la località Caserme (1490 m), dove erano posizionati gli edifici che ospitavano la guarnigione del forte, da dove in breve, per una breve trincea e poi per prati, si raggiunge il Forte Dosso delle Sommo (1670 m).