Uno sguardo verso sud © Denis PerilliLa dorsale del Monte Baldo si frappone con asse nord-est – sud-ovest fra il Lago di Garda e il solco del Fiume Adige. È un gruppo montuoso piuttosto articolato che culmina ai 2218 m della Cima Valdritta, in territorio veneto. Il colore dominante è sicuramente il verde, quello che con tonalità diverse dipinge estesi boschi e praterie alpine, luoghi in cui prosperano le innumerevoli specie botaniche che hanno reso famoso questa montagna ai botanici di tutto il mondo.
Il Monte Altissimo di Nago ne è una delle appendici settentrionali che si spingono verso il Trentino, altura facilmente raggiungibile seguendo una strada bianca che deposita direttamente al rifugio di vetta. Il Sentiero delle Vipere, facile percorso attrezzato, consente di “mettere un po’ di pepe” e di allungare il percorso pur mantenendolo sempre gradevole e mai troppo faticoso.
Avvicinamento
L’abitato di San Valentino si raggiunge da Avio (uscita casello autostradale Ala-Avio) risalendo tutta la valle del Torrente Aviana. La strada, sempre comoda e larga supera un importante salto ascensionale che dalla Val d’Adige porta alla zona in cui si dipartono più percorsi. Il punto di partenza può essere comodamente raggiunto anche da Brentonico (consigliata uscita autostradale Rovereto Sud). Poco prima del paese si trova uno slargo (area picnic, cartelli) su cui si può lasciare l’auto.
Il percorso
Seguire le indicazioni per il Sentiero delle Vipere (segnavia 650), risalendo un breve e ripido tratto su bosco di faggio. In circa 10-15 min si giunge alla prima tabella che indica il sentiero attrezzato, qui con il supporto di un paio di serie di staffe e di una corda fissa si vince un breve e facile salto roccioso di qualche metro. Un terzo e sempre facile punto attrezzato fa guadagnare altri metri, fino a una cengia che si sposta verso destra (faccia a valle) per alcune centinaia di metri. La vegetazione nasconde in parte l’esposizione, fare attenzione, anche se la traccia è sempre comoda e la corda fornisce un’ottima sicurezza. A maggio e giugno, proprio qui, si possono ammirare delle splendide fioriture di peonia. Al termine di questo lungo traverso delle ripide svolte portano all’uscita della paretina, presso dei muri a secco che contornano la splendida e verde conca della Malga Bes (1507 m). Fin qui occorrono circa 50 minuti.
Aggirando il lato orientale della Corna Piana, in modesta salita si raggiunge, in circa 30 minuti, il Rifugio Graziani (1638 m) alla Bocca di Creer, raggiungibile anche in auto e classico punto di partenza per la salita al Monte Altissimo di Nago.
Non resta ora che seguire la comoda stradina (segnavia 633) che, con ampie svolte, risale tutto il versante orientale della montagna e raggiunge il Rifugio Damiano Chiesa (3.10 h totali). Una comoda scorciatoia a metà percorso consente di accorciare il cammino. L’ambiente è superbo, specie a inizio estate, quando i mille colori dei fiori sembrano voler giocare con l’azzurro intenso delle acque del Garda che via via si materializza oltre i pendii appena risaliti.
Dal rifugio è imperdibile la salita alla vicinissima vetta, da cui si potranno ammirare, oltre il lago, i ghiacciai dell’Adamello e le architetture rocciose delle Dolomiti di Brenta. Un panorama di ampio respiro, guadagnato senza eccessive fatiche.
Il ritorno consigliato è per la via di salita, anche se sono possibili alcune varianti che però allungherebbero non di poco il cammino.