Kabru: prima ascensione per Meroi, Benet e Hámor

Dopo settimane di maltempo, i tre alpinisti hanno aperto una via inedita sulla parete ovest del Kabru (7412 m), realizzando una storica prima ascensione in puro stile alpino. Ora sono tutti in salvo al campo base.
Romano Benet, Nives Meroi, Peter Hámor © Facebook Peter Hámor

Nuova via per la cordata composta da Nives Meroi, Romano Benet e Peter Hámor sul versante nepalese del Kabru (7412 metri). La notizia è emersa lunedì 5 maggio sui social dell’alpinista slovacco con queste parole: “Dopo circa due settimane di cattivo tempo, neve pesante e forti venti, domenica 4 maggio è stato ottenuto uno straordinario risultato. Nives, Romano e Peter hanno salito con successo una nuova via che raggiunge la cima del Kabru attraverso la parete ovest! Nessuno aveva prima tentato di raggiungere questa cima dal versante nepalese, un versante che è rimasto vergine fino ad ora. La squadra ha così realizzato una prima ascensione su questa parte del massiccio. Tutti i membri della spedizione sono ora in salvo al campo base”. Una notizia bellissima, che conferma ancora una volta il grande spessore dei due tarvisiani e del compagno slovacco assieme al quale nella scorsa stagione avevano effettuato un tentativo di salita allo Yalung Peak (7590 m), nella stessa zona. Nel 2024 c’era stata la ritirata a 6100 metri di quota dopo aver risalito solamente 500 metri di dislivello dei 2300 totali di questa cima della catena del Kangchenjunga, fermati dalle condizioni troppo pericolose della parete. I tre avevano trascorso a quella quota una notte nella stessa tenda - stretti in tre in una tendina da due - con continue scariche di neve per poi decidere di scendere al campo base avanzato ai piedi della parete.

Il programma himalaiano dei tre alpinisti prevedeva per quest’anno un periodo di acclimatamento al Kabru, sul versante ovest di questa catena divisa tra Sikkim e Nepal, in vista di un nuovo tentativo allo Yalung Peak. Sulla catena del Kabru, precisamente al Kabru IV (7318 m), nella parte meridionale della stessa, avevano ottenuto già nel 2023 un grande risultato aprendo Diamonds on the soles of the shoes in cordata con lo stesso Hámor e con lo sloveno Jan Bojan. Questa nuova via è un altro tassello importante della loro lunga e tenace carriera che portano avanti con spedizioni in puro stile alpino. Nives e Romano non hanno dato più notizie pubbliche sui social dal 5 aprile scorso - pochi giorni dopo il loro arrivo a Katmandu - a differenza di Hámor che comunica periodicamente informazioni sintetiche e essenziali attraverso il telefono satellitare con la moglie e che il 30 aprile aveva lasciato trasparire di un primo tentativo al Kabru fermato da pareti troppo cariche di neve e venti forti, annunciando un nuovo tentativo nei giorni successivi: “Auspicabilmente - scrive Hámor nel secondo messaggio del 30 aprile - in un paio di giorni le condizioni della parete miglioreranno, tutto quello che deve cadere cadrà e potremo di nuovo provare la via”. Non era chiaro se il tentativo avrebbe avuto luogo sempre sul Kabru oppure sullo Yalung e c’erano dubbi che potesse anche trattarsi del secondo. Resta da capire se il trio avrà ancora il tempo e le energie di affrontare anche la salita abbandonata lo scorso anno per lo Yalung. Il rientro di Nives e Romano in Italia è previsto entro la fine del mese di maggio. Auguriamo a loro il meglio.