
L'orso è l'animale selvatico probabilmente più discusso d'Italia. Eppure, al di là del dibattito socio-politico, c'è ancora poca conoscenza del suo comportamento. Non per mancanza di informazioni, verrebbe da dire, ma al contrario per un eccesso di comunicazioni che spesso mancano di obiettività. Filippo Zibordi, zoologo e divulgatore scientifico, ci aiuta a fare chiarezza.
Filippo, dove troviamo l'orso in Italia?
Sulle Alpi Centrali, dove è stato reintrodotto con il progetto Life Ursus, sono stati censiti un centinaio di adulti [ultimo dato disponibile, aggiornato a inizio 2024]. Altri sono presenti al confine tra Italia e Slovenia in un numero di 5-10, ma con un elevato turnover, altri 50-60 nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Quali sono le aree che frequentano maggiormente?
Per quanto riguarda le Alpi Centrali, l'area di maggiore frequentazione è il Trentino Occidentale, tutto. Sarebbe sbagliato identificare una valle piuttosto che un'altra, visto che gli orsi si spostano anche di 30 chilometri in una notte. Individui erratici si muovono anche fuori dal Trentino, una cinquantina si sono spostati tra Lombardia, Alto Adige, Veneto, Piemonte, Baviera, Austria, Svizzera. Sicuramente è più facile incontrarli tra aprile e novembre, quando non sono in ibernazione, anche se non tutti gli esemplari ci vanno. Non ci sono luoghi particolari dove incontrarli, certamente prediligono le aree più selvagge, ma per raggiungerle attraversano anche territori più antropizzati. E sono attratti dalle fonti di cibo, anche quelle di origine antropica.
La quota è un fattore?
Si potrebbe dire che per alcune attività prediligono le zone più naturali ma, come dicevo, per raggiungerle possono anche attraversare i fondivalle. Tendenzialmente frequentano le aree utilizzate anche da noi nelle ore notturne, ossia quando noi non siamo in giro, a meno che non siano esemplari che hanno appreso una confidenza fuori luogo.
Un picnic, l'odore di una grigliata: sono stimoli sufficienti a fare avvicinare un orso?
No. Per un orso che non abbia perso la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo, gli schiamazzi o anche il semplice parlare sono dei buoni motivi per girare alla larga. Se l'orso invece si è abituato a prendere cibo dall'uomo, allora il discorso cambia.
Orso © PixabayIn che senso se è abituato a prendere cibo dall'uomo? In Trentino è stato fatto un buon lavoro a riguardo?
La premessa da fare è che è il lavoro da fare è costante, si tratta di pratiche che devono perdurare negli anni. È un lavoro che va fatto sui cassonetti per la raccolta dei rifiuti e su questo il Trentino si è mosso molto, troppo lentamente. Ancora adesso in varie zone mancano i cassonetti bear-proof. Viceversa, sulla prevenzione dei danni al bestiame e agli apiari, è stato fatto un buon lavoro, come per l'elettrificazione delle recinzioni a difesa degli animali da pascolo.
La confidenza di un orso si può trasmettere dal genitore ai figli?
L'orso è un animale che ha cure parentali molto lunghe e articolate per cui alcuni atteggiamenti di maggiore o minore confidenza nei confronti dell’uomo possono passare dalla madre ai figli e quindi è un fattore verso cui bisogna stare attenti. Banalmente, se parliamo di Jurka, la prima orsa classificata come “dannosa” e per questo rimossa dalla vita libera, guarda caso alcuni dei suoi figli come JJ1 e JJ2 sono stati abbattuti, mentre JJ4 è l'orsa che ha causato la morte di un ragazzo nell’aprile 2023 [Andrea Papi].
Quali sono le tracce dell'orso che possiamo trovare in montagna?
Possiamo trovare innanzitutto impronte: la posteriore è delle dimensioni di un grosso scarpone, si riconoscono i polpastrelli, cinque. Se l'impronta è da manuale possiamo vedere anche le unghie. Gli escrementi sono di forma variabile: sempre in grande quantità, cilindrici come quelli di un grosso cane, oppure di forma più indefinita. Possiamo trovare pietre spostate, anche molto grandi, in buon numero, dove va alla ricerca di insetti. E poi alberi segnati, incisi, dei grattatoi su cui in un secondo momento si sfrega con il dorso.
Cosa fare in caso di incontro?
La prima cosa da dire è che, nella maggior parte dei casi, già il rumore è sufficiente a minimizzare le possibilità di un incontro. Di fatto le aggressioni sono avvenute sempre a danno di persone che erano da sole e si muovevano in silenzio. Se siamo numerosi è davvero improbabile che l'orso ci attacchi, mentre la bici o la corsa in montagna possono aumentare il rischio perché si può arrivare nei pressi dell'animale molto rapidamente e silenziosamente. Nel mondo, bici e corsa sono state le principali cause di fatalità dal 2000 al 2020.
Comunque, se lo incontro e lui è lontano posso godermi l'avvistamento, se non si è accorto di me. Quindi, girando i tacchi posso tornare sui miei passi. Dipende molto anche dall'orografia, ma se sono a un centinaio di metri non sono in pericolo. Sotto quella distanza, se non si è accorto di me, è meglio farsi riconoscere. Mi faccio notare, sempre in maniera composta. Mi metto a terra solo come extrema ratio.
Quali sono i segnali di aggressività?
Se ti vuole attaccare davvero non ci sono segnali, non faresti in tempo a coglierli, in compenso potrebbe mettere in atto una falsa carica, magari per una o due volte.
L'orso che si alza in piedi non lo fa per minaccia?
Esatto. Se si alza in piedi non è per aggressività, ma per cogliere meglio, conoscere meglio l'ambiente.
Un orso avvistato in posizione eretta © Trento Film FestivalCome è organizzata la sua vita “sociale” o forse sarebbe meglio dire “asociale”?
È un animale che non ha nemici nel bosco, ma non ama vivere con altri. Il maschio incontra la femmina per i due o tre giorni che servono a riprodursi. Per il resto la femmina sta con i cuccioli per un anno, un anno e mezzo, il tempo di insegnare loro quel che serve.
Lupo e orso interagiscono?
Tendono a evitarsi. L'orso non è bravo a cacciare come il lupo, motivo per cui potrebbe diventare clepto-parassita, lasciare uccidere al branco un cervo o un capriolo e poi allontanare i lupi per cibarsene. Ma i lupi cacciano in branco e potrebbero attaccarlo: insomma, entrambi sanno che non è il caso di darsi fastidio reciprocamente, possono vivere più facilmente ognuno per conto proprio.
L'orso non è goloso di miele.
L'orso è onnivoro, abitudinario e opportunista. Principalmente la sua dieta è composta da alimenti vegetali, mangia quello che trova più facilmente. L'orso è ghiotto di insetti e gli insetti sociali fanno il suo gioco. Se prende un termitaio o un formicaio mangia molto. Vale anche per le api.
Altri miti da sfatare?
Una cosa che sento spesso è che l'orso non è bravo ad arrampicare, a nuotare e a correre. Invece sa fare tutte queste cose molto bene. È giusto tenerlo presente per chi vuole considerare l'idea della fuga.