Il momento della rimozioneLa croce, un’opera in ferro alta 4,88 metri, è stata portata in un laboratorio di Eschenlohe, dove l’artigiana Andrea Würzinger si occuperà di rimuovere gli adesivi che, nel tempo, sono stati applicati dai visitatori. Sarà carteggiata la superficie, quindi verrà riapplicata la foglia d’oro dove sarà necessario.
La Zugspitze è meta di circa 600mila visitatori ogni anno, molti dei quali raggiungono la vetta usando la ferrovia di montagna o la funivia panoramica. Il tratto finale fino alla croce è breve ma particolarmente affollato: alcuni turisti, pur di lasciare il proprio “segno”, si avventurano su punti esposti per applicare adesivi o scattare selfie. Il restauro è previsto in modo da permettere il rimontaggio della croce prima dell’inizio della stagione sciistica, fissato per il 28 novembre.
Un po’ di storia della croce sulla Zugspitze
La celebre croce dorata sulla vetta della Zugspitze ha una storia che risale a 1851, quando il pastore Christoph Ott, meteorologo al Hohen Peißenberg, decise di erigere un simbolo cristiano sulla cima del massiccio. Fu portata in cima da un gruppo di 28 portatori in un’epica spedizione di tre giorni. Nel 1882 la croce originale fu restaurata dopo ripetuti fulmini, mentre nel corso del tempo ha subito altri danni dovuti a tempeste, guerre e usura.
Durante la Seconda Guerra Mondiale l’originale croce subì persino colpi di arma da fuoco: secondo fonti storiche, soldati americani la colpirono nel 1945. Alla fine, la croce d’antan divenne irreparabile. Nel 1993 fu realizzata una replica alta 4,88 metri e pesante circa 300 chili, su progetto di Franz Würzinger, che fu montata al suo posto. L’originale, con i suoi fori e le tracce di danni, è esposto al Museo Werdenfels. Nel tempo sono stati necessari altri interventi di manutenzione: la nuova croce è stata più volte riparata, e anche ridorata con foglia d’oro. Di recente, inoltre, è stato realizzato una seconda croce più piccola, collocata nella stazione della funivia.