
Il Festival, organizzato dalla Pro Loco di San Severino, dall’associazione Gruppo Lupi e dalle guide del territorio, ha negli anni ospitato figure di primo piano del mondo dell’alpinismo e della cultura della montagna: da Alessandro Gogna a Riccardo Carnovalini, da Stefano Ardito a Matteo della Bordella, fino al regista Michelangelo Frammartino e agli scrittori Francesco Bevilacqua e Tiziano Fratus. Accanto alle escursioni e alle attività outdoor, la rassegna ha sempre dato spazio a momenti di approfondimento sulla conservazione della natura, come la presentazione dell’Atlante degli uccelli nidificanti nel Parco del Pollino, avvenuta la sera precedente con l’ornitologo Egidio Fulco e la funzionaria del Parco Vittoria Marchianò, alla presenza del commissario Luigi Lirangi e del sindaco Giuseppe Ciminelli.
Al centro della conferenza di Camanni la presentazione del suo libro La montagna sacra (Laterza, 2024), che indaga il rapporto tra uomo e natura alla luce del concetto di limite. «Le montagne esistono perché noi possiamo scalarle? Ha senso, in un ecosistema fragile, perseguire un modello di sviluppo basato sulla crescita continua di turisti e impianti?»sono alcune delle domande che attraversano il volume.
La conferenza, dal tono volutamente colloquiale, è stata arricchita da interventi del pubblico e di relatori locali come Francesco Ciminelli, consigliere comunale, e Michele Mitidieri, presidente della Pro Loco e Saverio de Marco, guida escursionistica ambientale e consigliere Wilderness Italia (AIW).
Il libro ricostruisce la provocazione culturale del progetto che voleva proclamare il Monveso di Forzo “montagna sacra” del Parco Nazionale del Gran Paradiso: un’idea rivoluzionaria per l’Occidente, mai concretizzata ma capace di aprire il dibattito sul concetto di sacro, di tutela e di equilibrio negli ecosistemi montani.
Il tema ha permesso di riflettere anche sui problemi attuali delle Alpi: l’overtourism, la spettacolarizzazione social della montagna, i progetti invasivi come quello delle Cime Bianche sotto il Cervino, gli interventi sulle Dolomiti e le infrastrutture legate alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Camanni ha invitato a riscoprire le montagne “di casa”, meno celebri ma più integre, capaci ancora di regalare esperienze di wilderness autentica.
La serata si è conclusa con un’escursione guidata da Leonardo Viceconte al cosiddetto Giardino degli Dei, tra la Serra di Crispo e la Serretta della Porticella, con i pini loricati modellati dal vento e affioramenti rocciosi che si affacciano su paesaggi sconfinati. Un luogo che, come ha sottolineato Camanni, invita il visitatore più sensibile a provare un sentimento di “sacro rispetto”.