"La resistencia": Sotero e Deuto liberano una big wall alla Pedra da Fortaleza

I due climber hanno salito la via di 750 metri, con difficoltà fino a 8a+, con altri due compagni. "È la più difficile del Brasile"

La Pedra da Fortaleza è un monolite di granito che si erge nella giungla del Brasile, nel sud-est del paese. Manca di poco i mille metri di elevazione ed è considerata da alcuni una sorta di piccolo El Capitan. Questa splendida montagna, negli anni '80 è stata salvata dalle speculazioni economiche delle aziende minerarie, grazie alle proteste e alla ferma opposizione della comunità locale.

Una quarantina di anni dopo, nel 2019, quattro scalatori locali hanno aperto una via che solca la linea più evidente e logica della parete. Ed Padilha, Willian Lacerda, Vladesir Machado e Thomas Kampf hanno scalato circa metà della parete prima che uno di loro ricevesse la notizia che sarebbe diventato padre. I quattro hanno proseguito così il più rapidamente possibile verso l'uscita, ricorrendo anche all'uso ingente di mezzi artificiali, secondo quanto riportato da Climbing Magazine. Appena un anno dopo, un allora diciassettenne Ben Sotero ha tentato di liberare La resistencia - un nome-tributo alle lotte dei contadini- in compagnia di Alex Mendes, ma la scarsa esperienza in tema di big wall ha impedito loro di andare anche solo vicini a completare il tentativo.

La cosa non è andata giù a Ben, che il mese scorso è tornato alla Pedra di Fortaleza insieme a Chris Deuto, con 5 anni in più di arrampicata alle spalle e diverse big wall salite, su El Capitan come sul Fitz Roy. Hanno completato il team Andrè Junior e il fotografo Daniel Teitelbaum. Il 23 settembre, il quartetto ha completato la prima salita in libera della via, attribuendo un grado di VI e 5.13c, grosso modo il nostro 8a+. La resistencia si sviluppa lungo 20 tiri per oltre 750 metri e la libera ha richiesto alla squadra di rimanere in parete per ben quattro giorni, con due di tempo non buono. La roccia è stata definita da Deuto come "molto solida, ottima a parte qualche frangente. Nessun tiro supera la verticale, la via assomiglia abbastanza a The Nose, su El Capitan. È la big wall più difficile del Brasile"
La via è protetta a spit e chiodi, ma richiede integrazione. Soprattutto nella parte alta, per i salitori la spittatura lascia a desiderare, per le rocambolesche circostanze relative all'apertura.