La scuola CAI “Gennargentu” di Nuoro riprende le attività

Iscrizioni aperte fino al 7 settembre per il corso base E1: un’occasione unica in Sardegna per avvicinarsi alla montagna

 

Riparte ai primi di settembre la piena attività della Scuola “Gennargentu” della sezione CAI di Nuoro, presieduta da Tonino Ladu. La scuola, istituita alcuni anni fa e unica in Sardegna, è diretta da Peppino Cicalò, accompagnatore nazionale di escursionismo e storico fondatore del Club Alpino Nuorese.

Le iscrizioni sono aperte fino al 7 settembre presso la sede CAI di via Campania. Come di consueto, i docenti sono titolati CAI e gli allievi provengono non solo dal territorio nuorese, ma anche dal Marghine, dalle Baronie e dall’Ogliastra.

Il corso base E1, in linea con i programmi della Scuola Centrale del CAI, rappresenta il primo approccio per chi non ha mai frequentato la montagna o ha alle spalle esperienze limitate e desidera acquisire le conoscenze fondamentali per una pratica consapevole. L’obiettivo è quello di offrire basi solide per avvicinarsi all’escursionismo, condividendo i valori del Club Alpino e promuovendo buone pratiche di frequentazione.

Le lezioni teoriche, in programma dalla prima settimana di settembre, saranno curate dal direttore e dai docenti della scuola. Gli argomenti spazieranno dalla storia del CAI ai problemi della montagna contemporanea, fino alle nozioni sull’equipaggiamento, la preparazione fisica, l’alimentazione adeguata e le tecniche di movimento. Ampio spazio sarà dedicato all’analisi della montagna sarda, con approfondimenti sull’antropizzazione, la lettura del paesaggio, la flora e la fauna caratteristiche.

La parte pratica si svolgerà nella valle di Lanaitho, ai piedi del villaggio di Tiscali, dove l’apprendimento diventerà esperienza diretta: scelta dell’abbigliamento e dello zaino, gestione delle pause, tecniche di camminata e interpretazione degli elementi storici che arricchiscono il paesaggio montano. Verranno inoltre affrontati temi fondamentali come la cartografia e l’orientamento, il ruolo del meteo nella pianificazione, i primi elementi di gestione del rischio, nozioni di primo soccorso e l’uso degli strumenti digitali messi a disposizione dal CAI, come l’app GeoResQ.

Non mancherà un focus sul Soccorso Alpino in Sardegna e sulla possibilità per gli allievi di conoscere da vicino la Rete Escursionistica della Sardegna (RES), con i suoi tremila chilometri già accatastati, e il Sentiero Italia CAI, che sull’isola conta seicento chilometri. Realtà rese possibili grazie alla legge regionale LR 16/2017 e alla collaborazione strutturata tra il CAI e l’Agenzia regionale Forestas.

«Se vogliamo dirlo in generale – sostiene Peppino Cicalò – il nostro sforzo è quello di fare amare la montagna, coltivandone storia e valori. Forse da parte del CAI è un piccolo tassello, ma con il timbro della concretezza, per invertire quel processo inarrestabile che chiamiamo spopolamento».