Selfie per Babicz e Schmitt © IG F.BabiczNel massiccio del Monte Bianco, allo spigolo nord della Vierge du Flambeau (3.244m), Filip Babicz e Heike Schmitt hanno aperto il 21 giugno La Tête du Dragon (7a, 280m). La via ha segnato in un certo senso il "ritorno" del prolifico Filip alle aperture dopo qualche mese di assenza per una serie di piccoli infortuni che ne hanno limitato l'attività. A voi i pensieri di Babicz, tratti dai suoi post più recenti, dove si può trovare anche la relazione dettagliata della via. "Gli ultimi sette mesi sono stati molto difficili per me. Tre infortuni di fila, schiacciamento del dito da un sasso, poi la rottura dello stesso e infine la distorsione della caviglia, mi hanno tolto a lungo dalla circolazione. Prima guarire il dito, poi riprende a camminare, infine gradualmente anche a scalare... È stato un periodo buio, molto difficile. È da novembre, proprio quando ho aperto Partita lampo alla Petit Flambeau, che non ero più risucito a tornare lassù... Così, ora sono doppiamente felice di condividere con voi questa nuova linea! Accompagnato da Heike siamo riusciti ad aprire una bella via alla Vierge du Flambeau!".
La linea di salita © H. SchmittL'itinerario è una valida alternativa ad altri gettonatissimi percorsi alpinistici in zona, in una area molto frequentata e che quindi in un certo senso "necessita" di soluzioni differenti per chi vuole assolutamente scalare in zona. L'avvicinamento di soli 45 minuti dalla Skyway del Monte Bianco e la bella roccia ne favoriscono la frequentazione. Un'interesse che - stando ai social di Filip- si è già manifestato con le prime ripetizioni. Sulla via, le soste sono tutte a spit con maillon di calata, sui tiri invece sono presenti soltanto dove non è possibile proteggersi altrimenti (8 spit in tutto). Babicz suggerisce di portare Camalots da 0 a 3 (doppi dal 0.3 al 1), per i tiri 7° e 11° utile il numero 5. La discesa si effettua in corda doppia.