Castello di Lusuolo, Lunigiana - La Terra dei 100 CastelliUn patrimonio unico, diffuso e affascinante: dal 19 al 21 settembre 2025 torna “La Terra dei 100 Castelli”, il fine settimana di aperture straordinarie che coinvolge castelli, pievi, borghi e dimore storiche della provincia di Massa-Carrara, tra Lunigiana e Riviera Apuana. Promosso da Istituto Valorizzazione Castelli e dalla Cooperativa di Comunità Sigeric, con il sostegno dei Comuni del territorio e delle Comunità di Ambito Turistico, l’evento si conferma come uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’autunno toscano.
Castelli pubblici e privati spalancheranno le loro porte in un itinerario che racconta storia, architettura, identità. La manifestazione punta a far riscoprire le antiche fortificazioni che, tra Appennino e Alpi Apuane, testimoniano il legame profondo tra comunità e territorio: un filo rosso che unisce la Costa alla Lunigiana, tra cammini storici come la Via Francigena e itinerari culturali in continua evoluzione.
«Organizzare un weekend dedicato – spiega Emanuele Bertocchi, presidente dell’Istituto – significa offrire una visione privilegiata su un patrimonio che parla ancora oggi di pace, amore e attaccamento alla terra». Una ricchezza che affonda le radici nella storia: dai vescovi di Luni alle famiglie nobili come i Malaspina, che contribuirono a creare quella che è oggi considerata la più alta concentrazione di castelli in Europa.
Tra le novità dell’edizione 2025, un logo rinnovato, una pagina web dedicata, nuovi canali social (Facebook e Instagram) e un press tour dedicato. Il weekend di settembre sarà inoltre arricchito da eventi collaterali come quelli proposti da MutaMenti, festival musicale itinerante che porterà concerti jazz e contemporanei in alcuni dei luoghi simbolo del territorio.
«Oggi – racconta Cinzia Nicolini della Cooperativa Sigeric – gestiamo regolarmente l’apertura di cinque castelli tra pubblici e privati, e promuoviamo attività didattiche e turistiche in molti altri. La Terra dei 100 Castelli è diventata un prodotto strategico per l’intera provincia, un punto di riferimento per un turismo culturale diffuso e sostenibile».
Consolidando reti, alleanze e sinergie locali, la manifestazione continua a crescere, confermandosi come un laboratorio di comunità capace di far dialogare passato, presente e futuro.