Laila Peak: nuova via per Czech e Myśliński

La cordata ha impiegato quattro giorni per raggiungere la vetta del Seimila pakistano, superando difficoltà nell'ordine del VI/A1 e M6. Pochissime le informazioni a disposizione dei polacchi, che hanno affrontato la salita come una vera avventura

I polacchi Jacek Czech e Jędrzej Myśliński hanno aperto una via sulla parete sud del Laila Peak (6.096 metri), l'iconica cima nell'Hushe Valley, in Gilgit-Baltistan. La cordata ha tracciato l'itinerario Top-R-oute in the rock (ED-, VI, A1/M6, 60º-75º, 450 metri) nel corso di quattro giorni in parete.

"Tata" Czech aveva adocchiato l'obiettivo da diverso tempo e il fatto che non ci fossero informazioni o foto della parete non ha fatto altro che aumentare il desiderio di Jacek, determinato a trasformare la sua idea in una grande avventura di carattere esplorativo. La spedizione è stata organizzata in un paio di mesi e il 18 agosto i due, più Przemysław Pawlikowski, erano nell'area interessata.

La prima fase della spedizione è stata spesa nel tracciare un percorso sicuro per avvicinarsi alla valle e al ghiacciaio sul lato sud del Laila Peak. A quel punto il team ha installato un campo base avanzato sulla morena anteriore del ghiacciaio, a circa 4.850 metri. Dopo un periodo prolungato di maltempo, il 6 settembre, Przemek Pawlikowski ha deciso di ritirarsi a causa di problemi di salute.
Nel frattempo, Jacek Czech e Jędrzej Myśliński hanno continuato con il piano originale e hanno tenuto fede al tentativo di salita che avevano iniziato il giorno prima dal campo base. 

Una volta ingaggiati, hanno subito affrontato uno dei tiri tecnicamente più difficili dell'intera salita, che Myśliński ha completato con difficoltà approssimativamente di M6; il tutto con piccozze, ma senza ramponi. Il giorno seguente, Czek ha guidato la scalata, affrontando la sezione principale della parete, che presenta difficoltà su roccia fino al grado VI A1. Il percorso ha seguito i punti di debolezza della parete: fessure, camini, placche, roccia mista a ghiaccio e traversi esposti.

La cordata ha raggiunto la cima l'8 settembre, intorno alle 11 del mattino, dopo avere scalato gli ultimi 250 metri, inclusi tre tiri finali di 60 metri ciascuno, con una difficoltà massima di M4, 75°. La permanenza in vetta si è dilungata il meno possibile, per via del meteo instabile e per le difficoltà della discesa. 11 ore dopo, Czech e Myśliński erano sani e salvi al campo base.