Lara Neumeier su Silbergeier © Ray DemskiLara Neumeier ha ripetuto in rotpunkt la mitica Silbergeier, una delle vie a più tiri più difficili in Europa. La tedesca ha chiuso la salita senza cadute dopo soli 3 giorni e mezzo di arrampicata, assicurata dalla compagna di cordata Katherine Choong.
Neumeier aveva già in bacheca diverse tra le più difficili e conosciute multi-pitch del pianeta, come El nino su El Capitan, Hotel Supramonte in Sardegna o, sempre in Rätikon, Headless children (8b), salita lo scorso agosto. La tedesca aveva provato per la prima volta Silbergeier a maggio, poi il brutto tempo aveva rimandato il giorno del tentativo, pur senza avere mai superato il chiave della via.
Il 10 giugno, il giorno stesso della rotpunkt, non tutto è andato come si aspettava, anzi. "Mi era appena arrivato il ciclo, mi si era rotta la macchina e avevo saputo che si era rotta una presa importante sul tiro chiave. Ma ci sono riuscita. Certe giornate ti ricordano che non è questione di condizioni perfette o tempismo perfetto: è importante presentarsi comunque e dare tutto quello che si ha".
Le lisce placche di Silbergeier © Ray DemskiSituata nel massiccio svizzero del Rätikon, Silbergeier è stata aperta dal basso da Beat Kammerlander nel 1993 ed è subito diventata una delle vie più ambite, sia perché presenta difficoltà elevatissime (con 3 tiri su 6 di 8a o più), che per l'impegno complessivo richiesto. La roccia è ottima, ma la via richiede forza, resistenza, precisione e una costante presenza mentale. La scalata di Silbergeier è per Neumeier la prima tappa della cosiddetta Trilogia delle Alpi (completata per la prima volta da Stefan Glowacz nel 2001), tre multipitch con difficoltà fino all'8b+. Oltre a Silbergeier, ne fanno parte End of Silence sulla Feuerspitze a Berchtesgaden (Germania) e Des Kaisers neue Kleider, sul Wilder Kaiser. Sempre in Austria, a marzo, Lara aveva completato la prima salita di Psychogramm, 8b+ trad a Bürser Platte, realizzando la prima femminile, la quarta ascesa in totale.