Le forme dell’acqua, il corso CAI Scuola tra Valnerina e Reatino

Dalla Valnerina al Reatino, quaranta docenti da tutta Italia per il 71° progetto di alta formazione firmato CAI Scuola. Cinque giornate tra natura, storia, cultura e didattica innovativa, per riscoprire il valore dell’acqua come bene comune e tema educativo trasversale.

La sezione del Club Alpino Italiano di Rieti, in collaborazione con quella del CAI di Terni e con il contributo del CAI GR Lazio, ha accolto la proposta e la sfida lanciata da CAI SCUOLA, che da anni promuove progetti educativi e corsi di alta formazione per i docenti italiani, in sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Dopo 234 progetti educativi realizzati, 300 sezioni CAI coinvolte e 70 corsi certificati già svolti, il 71° progetto prende vita per la prima volta a Rieti, con una formula interregionale che interessa il Lazio e l’Umbria. Il corso, sviluppato in partenariato con l’Università della Tuscia – Corso di Scienze della Montagna, si intitola “Le forme dell’acqua nel Centro d’Italia. Cascate, fiumi e laghi tra la Valnerina e il Reatino”.

Ideato e curato da Ines Millesimi, docente di storia dell’arte e socia CAI, in collaborazione con la guida turistica Rita Fagiani, anch’essa socia, il corso si svolge dal 23 al 27 aprile 2025 con base a Rieti. Determinanti per la sua realizzazione i presidenti Francesco Battisti (CAI Rieti), Massimiliano Raggi (CAI Terni) e Amedeo Parente, presidente uscente del CAI GR Lazio.

L’acqua come tema didattico, culturale e ambientale

Il corso affronta il tema dell’acqua come bene comune sempre più minacciato dai cambiamenti climatici, tra estati siccitose, inverni miti e eventi estremi. L’approccio didattico mira a valorizzare i molteplici aspetti dell’acqua: scientifici, culturali, sociali ed economici. Non solo quindi analisi idrologiche, ma anche studio del paesaggio modellato dall’acqua, dalla cascata delle Marmore al lago di Piediluco, dalla Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile al Monte Terminillo, passando per le sorgenti del Velino e la Rieti sotterranea.

Il progetto coinvolge quaranta docenti da tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, che alterneranno lezioni in aula a uscite in ambiente, trasformando il territorio in un vero laboratorio a cielo aperto. A queste si affiancheranno laboratori creativi e dimostrazioni per trasferire i contenuti e le metodologie nelle aule scolastiche, rendendo il corso replicabile nei diversi contesti educativi.

Una didattica per ambienti diversi e nuove sinergie educative

L’esperienza “immersiva” sarà anche un’occasione per il confronto tra metodologie didattiche in ambienti di apprendimento differenti. Tra i relatori, 18 esperti, tra cui docenti universitari, guideranno escursioni e visite a musei, chiese e centri visita, favorendo un approccio interdisciplinare e interattivo.

Due gli obiettivi principali del corso: educare alla bellezza dei luoghi legati all’acqua e sensibilizzare alla loro fragilità, sottolineando il nostro ruolo di custodi. Temi che si legano all’Educazione Civica, all’Educazione ambientale alla biodiversità e al concetto di turismo sostenibile, oggi sempre più centrale anche nelle scelte educative.

Partner del territorio per un progetto condiviso

Main sponsor dell’iniziativa è la storica azienda reatina Antiche Fonti di Cottorella, che fornisce acqua minerale durante l’intero corso. Un legame tra passato e presente, tra territorio e formazione, che rafforza la dimensione esperienziale dell’apprendimento.