Dal 24 al 26 novembre 2025 l’Università IULM di Milano ospiterà il Convegno Internazionale “Rete Montagna”, dal titolo Sfide, identità e politiche per la montagna che cambia. L’iniziativa, che gode del patrocinio del Club Alpino Italiano, riunirà studiosi, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni per riflettere sui cambiamenti che interessano oggi i territori montani: ambientali, demografici, economici e politici.
I cambiamenti degli ecosistemi
La prima sessione, presieduta da Marco Marchetti (Università “La Sapienza”), sarà dedicata ai mutamenti degli ecosistemi montani. Le montagne, “prime sentinelle” dei cambiamenti climatici, stanno vivendo rapide transizioni geomorfologiche, ecologiche e sociali. Il keynote speaker Giorgio Vacchiano (Università di Milano) affronterà il tema delle “transizioni climatiche, ecologiche e sociali ad alta quota”. A seguire, interventi di Guglielmina Adele Diolaiuti, Antonella Senese, Lea Hartl, Marco Ottaviano e Giulia Marchetti, che analizzeranno l’impatto del riscaldamento globale sui paesaggi glaciali, la trasformazione dei territori e la gestione dei sistemi fluviali.
Migrazioni verticali e nuove forme di restanza
La seconda giornata si aprirà con la sessione dedicata alle migrazioni verticali e alla nuova abitabilità delle terre alte, presieduta da Andrea Membretti (Università di Torino). Il keynote Pier Paolo Viazzo offrirà una lettura della “demografia alpina in mutamento”, mentre Silvia Lanteri proporrà riflessioni sugli “spazi per una nuova abitabilità dei territori montani”. I contributi di Silvy Boccaletti, Chiara Davino, Maria Molinari e Annalisa Spalazzi esploreranno esperienze di integrazione, ripopolamento e pratiche collettive di gestione territoriale in diversi contesti appenninici e alpini.
Nuove economie per una montagna produttiva
La terza sessione, coordinata da Mauro Pascolini (Università di Udine), sarà dedicata alle nuove economie montane. Al centro del dibattito: il lavoro a distanza, le professioni verdi, il turismo sostenibile e le forme innovative di ospitalità. Tra gli interventi principali, Philipp Corradini (EURAC Research) discuterà il turismo tra competitività e qualità della vita, mentre Alberto Bramanti (Università Bocconi) parlerà di governance e filiere per la rigenerazione delle Alpi. Seguiranno i contributi di Viviana Ferrario, Giacomo Bonan e Marco Paolucci, che presenteranno ricerche sull’agricoltura, l’industrializzazione e la transizione forestale.
Montagne, confini e sconfinamenti
Nel pomeriggio si terrà la sessione dedicata alle politiche di governance per la montagna, presieduta da Monica Morazzoni (IULM). Il keynote Mauro Varotto (Università di Padova) proporrà una riflessione su “Montagne s-confinate”, mentre Francesco Pagliacci illustrerà gli strumenti di valutazione della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Interverranno inoltre Anna Giorgi, Lina Calandra e Giovanni Baiocchetti, affrontando temi di conflitto ambientale, gestione delle aree protette e riconfinazione amministrativa.
La giornata si concluderà con una tavola rotonda dal titolo Confini che cambiano: modelli di governance efficace e condivisa, moderata da Davide Pettenella (Università di Padova), con la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del territorio, tra cui Marco Bussone (UNCEM), Lorenzo Ciccarese (ISPRA), Alenka Smerkolj (Convenzione delle Alpi) e Roberta De Zanna (Cortina d’Ampezzo).
Escursione in Val Seriana
L’ultima giornata del convegno sarà dedicata a un’escursione in Val Seriana, con visita all’Ecomuseo delle Miniere di Gorno e passeggiata a Castione della Presolana, per incontrare gli attori locali e conoscere esperienze di valorizzazione territoriale.
Un dialogo internazionale per le terre alte
Organizzato dal Comitato scientifico e organizzativo di Rete Montagna, il convegno rappresenta un momento di confronto interdisciplinare sui futuri possibili della montagna: un laboratorio di idee per affrontare le sfide della crisi climatica, demografica ed economica e costruire nuove politiche di sviluppo sostenibile per le terre alte.