Le zanzare arrivano in Islanda: il ronzio del clima che cambia

Per la prima volta in natura, tre zanzare sono state avvistate vicino a Reykjavík, segnando un cambiamento ecologico nell’isola. Temperature più miti e viaggi internazionali aprono le porte a insetti finora assenti.
Zanzara © Pixabay

Fino a pochi giorni fa l’Islanda era una delle ultime grandi isole al mondo libere dalle zanzare. Oggi la situazione è cambiata. Con una nota del 21 ottobre 2025 l’Istituto di Scienze Naturali islandese ha confermato il primo avvistamento di zanzare all’aperto: tre esemplari di Culiseta annulata sono stati catturati in una fattoria nei dintorni di Reykjavík, attratti da una fune imbevuta di vino rosso.

A chi vive in Europa continentale può sembrare incredibile, ma fino a oggi l’Islanda era "protetta" dalle punture di zanzara. Le teorie sul perché sono diverse. Innanzitutto, anche se l’isola è ricca di zone umide e stagni, le condizioni climatiche sono state finora troppo instabili per consentire alle larve di completare il loro ciclo vitale. In paesi freddi, le larve emergono con il disgelo e si sviluppano rapidamente; in Islanda, invece, i cicli di gelo e disgelo possono arrivare fino a tre volte all’anno, creando un ambiente troppo incostante per gli insetti. Un’altra possibile spiegazione riguarda la natura vulcanica del territorio: alcuni scienziati ipotizzano che le particolari caratteristiche chimiche del suolo e dell’acqua possano rendere più difficile la sopravvivenza delle larve. 

 

Cosa è cambiato?

Il nuovo avvistamento segnala un cambiamento in atto. Il riscaldamento globale sta rendendo l’Islanda più accogliente per le zanzare. Le temperature più miti prolungano i periodi favorevoli allo sviluppo delle larve e riducono il rischio che il gelo distrugga le popolazioni. Allo stesso tempo, l’aumento del turismo internazionale, con aerei, navi da crociera e container, può facilitare il trasporto involontario di questi insetti da altre regioni dell’Europa. Non è infatti la prima volta che insetti alloctoni colonizzano l’isola: negli ultimi dieci anni i moscerini pungenti si sono stabiliti grazie a inverni più caldi. Ora tocca alle zanzare.

Per ora, la specie ritrovata (Culiseta annulata) non è considerata portatrice di gravi malattie in Islanda, ma il fastidio per chi ama le escursioni o i bagni termali potrebbe essere reale. Inoltre, l’arrivo di una nuova specie di insetto può avere effetti ecologici: modificare la disponibilità di cibo per uccelli e altri predatori, o competere con insetti locali.

Più in generale, questa scoperta è un campanello d’allarme sul cambiamento climatico. Gli ecosistemi islandesi, adattati per millenni a condizioni rigide, stanno cambiando rapidamente.

Ovviamente non è ancora certo che le zanzare si stabiliscano in modo permanente in Islanda. Per ora si tratta di una comparsa sporadica, ma con le estati che diventano sempre più calde e stabili, le probabilità che colonizzino l’isola in modo duraturo aumentano.