Catturata in città, per essere liberata in un’area faunistica presso il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È la storia di una giovane lupa avvistata inizialmente nella zona dei quartieri romani di Fidene e Vigne Nuove.
Avvistata per la prima volta lo scorso 10 settembre era stata catturata dopo che questa aveva mostrato un atteggiamento ostile nei confronti delle persone, con anche l’aggressione a un bambino di 4 anni, fortunatamente senza conseguenze. Prima dell’aggressione la sua presenza era stata documentata da numerosi video, postati sui social dai cittadini. Dopo, è stato deciso per il suo trasferimento in un’area protetta. La Regione spiega che si è trattato di “un intervento a garanzia della sicurezza delle persone e a tutela dell’animale e della natura. Un lavoro di squadra tra la direzione regionale Ambiente, l’ASL Roma 1 e una ditta specializzata in gestione della fauna selvatica, con il coinvolgimento dell’Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica”.
La lupa di Roma sta bene
In un lungo post, che riportiamo interamente, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise fa il punto sullo stato di salute della lupa, liberata all’interno dell’Area Faunistica del Lupo a Civitella Alfedena.
“Giovedì 26 settembre, come comunicato anche dai giornali e dai social è stata catturata dalla Regione Lazio e trasportata nell’Area Faunistica del Lupo, a Civitella Alfedena, la lupa che il 10 settembre aveva aggredito un bambino di 4 anni nel parco urbano della Speranza, a Roma. Per fortuna il bimbo non ha riportato danni gravi ma solo graffi, morsi e immaginiamo tanto spavento suo e dei suoi genitori.
La lupa è stata liberata giovedì mattina nel recinto che di fatto la separa, al momento, dagli altri lupi presenti nell’area faunistica. Sarà necessario un periodo di acclimatazione prima di farla incontrare con gli altri lupi e dei risultati delle analisi genetiche per essere sicuri che sia, a tutti gli effetti, un lupo visto alcune caratteristiche fisiche.
Le nostre città occupano molto spazio e sono diventate dei luoghi in cui molti animali, anche selvatici, trovano cibo e riparo, ma questo complica la convivenza e apre le porte a discussioni polarizzate tra chi non vorrebbe che, anche in città, gli animali selvatici venissero toccati e chi impaurito, invece, vorrebbe solo allontanarli. Purtroppo, anche per quanto riguarda gli animali selvatici in città, alcuni nostri comportamenti finiscono per complicare le situazioni; infatti, è assolutamente da evitare alimentarli con cibo antropico, come a volte si vede nei parchi cittadini o lasciare incustoditi i rifiuti commestibili.
Di norma il lupo non ci percepisce come preda, quindi, se ci troviamo in sua presenza, con fare deciso possiamo allontanarlo, fermo restando che ogni caso va valutato nella sua specificità rispetto ai nostri comportamenti e alle variabili in campo.
Vi terremo aggiornati sulla salute e sui risultati genetici, e quindi sul futuro di questa giovane lupa, che però, visto il suo comportamento, ormai sarà comunque destinata alla cattività”.