Madagascar: Sasha DiGiulian e Marianna Ordonez e la prima libera femminile di "Bravo les filles"

25 anni fa l'apertura della via da parte di un team d'eccezione sul Tsaranoro Kely, ma Lynn Hill, esausta, aveva dovuto riposare sul tiro chiave. DiGiulian è passata al primo tentativo
Selfie in vetta per DiGiulian e Ordonez © FB Sasha DiGiulian

Sasha DiGiulian e Marianna Ordonez hanno completato la prima libera femminile della via Bravo les filles (8b, 600m), sul granito dello Tsaranoro Kely, in Madagascar. Questa big wall ha un fascino particolare: era stata aperta in due settimane, nel 1999, da una cordata di primissimo livello: Nancy Feagin, Lynn Hill, Kath Pike e Beth Rodden. Fino a oggi però non era mai stata scalata in libera da parte di un team femminile. 26 anni fa Lynn, date le fatiche dell'apertura, aveva dovuto riposare sul chiave (ottavo tiro), 5 anni più tardi, nel 2004, erano stati i fratelli Pou ad aggiudicarsi la prima libera, indicando in 8b la difficoltà della lunghezza più sostenuta.

La via è storica, perché un quarto di secolo fa, con un grado di 5.12c/A0 suggerito in apertura, era considerata una delle big wall più difficili al mondo, se non la più impegnativa in assoluto. E non solo per le difficoltà, ma anche per lo stile adottato in apertura. Ed è stata proprio Lynn Hill ad accendere una lampadina in testa a DiGiulian: come riporta Climbing Magazine, l'idea di andare fin laggiù a tentare la big wall è venuta a Sasha mentre era impegnata con la connazionale nel progetto di Queen Line, in Colorado.

Di Giulian impegnata sul chiave © J. Novak
Relax in portaledge © J. Novak

La ricerca del partner per DiGiulian non è stato troppo difficile: Ordonez ha raccolto subito la sfida con entusiasmo, a patto di non dovere salire da capocordata i tiri più impegnativi. Il primo grande progetto della coppia era stato chiuso da poco più di un anno: El Sendero Luminoso (7b+; 455m), a El Potrero Chico. Era stata anche la prima volta per Marianna su una big wall per più di un giorno. Raccolto l'ok di Marianna, DiGiulian e Ordonez sono arrivate in Madagascar all'inizio di giugno, lavorando subito la via che si è rivelata ingaggiante fin dai primi tiri: non è stato semplice integrare i pochi spit in parete e alcuni tiri presentavano run out piuttosto lunghi. DiGiulian ha comunque chiuso il chiave al primo tentativo e pure il tiro seguente, calandosi poi per dormire nel portaledge alla base del crux. Il giorno successivo Sasha ha salito a vista i rimanenti 200 metri. A quel punto la cordata si è calata una seconda volta al portaledge per un'altra notte in parete e infine sono tornate alla base alla mattina del terzo giorno.

Per Sasha DiGiulian non è la prima via smarcata sullo Tsaranoro: nel 2017, insieme lo allo spagnolo Edu Marin, aveva messo a segno la seconda libera di Mora Mora (8c, 700m), sullo Tsaranoro Atsimo, ma in questa occasione ha assunto totalmente il ruolo di capocordata.