Il CAI Giovani nelle Marche © CAI GiovaniTre giorni di escursioni, arrampicate, formazione e forti legami umani. È questo il cuore pulsante del 1° Camp Regionale Giovani del CAI Marche, che dal 2 al 4 maggio ha animato le pendici del Monte Nerone, accogliendo quasi 30 giovani soci del Club Alpino Italiano tra i 18 e i 40 anni. Arrivati da tutta la regione - in particolare da Pesaro, Fermo e Ancona - e anche da fuori regione (Abruzzo, Piemonte, Trentino-Alto Adige e Umbria), i partecipanti hanno vissuto un’intensa esperienza di condivisione in natura, ospitati nel suggestivo borgo di Pianello di Cagli.
“Tre giorni all’insegna della condivisione e dell’amore per la montagna - raccontano i Giovani CAI Marche - con un ricco programma di attività outdoor”. E che programma: dalle esplorazioni all’Orrido dei Cupi di Fiamma e all’Arco di Fondarca, fino all’adrenalina del canyoning nella forra del Mulino del Carda, guidati dagli esperti dell’AIGC Gabriele Nocciolino e Luca Marzioni. Non è mancata nemmeno l’arrampicata sportiva nella falesia del Rio Vitoschio, immersi in uno dei paesaggi più affascinanti dell’Appennino umbro-marchigiano.
special guest Giacomo Meliffi, del CAI Pesaro, che ha condiviso la sua esperienza con il CAI Eagle Team e la recente spedizione in Patagonia; mentre Paolo Sossai, medico della Commissione Marche-Umbria, ha introdotto i giovani alle tecniche di primo soccorso in montagna. Da non dimenticare il prezioso contributo del Soccorso Alpino di Pesaro, che ha illustrato le procedure operative in caso di emergenze in ambiente impervio. “Eventi come questo sono fondamentali per creare comunità e rafforzare la rete giovanile del CAI” ha dichiarato Marco Tamburini, coordinatore nazionale CAI Giovani.
Il Camp è stato anche un momento di transizione: Antonio Bacciaglia ha passato il testimone del ruolo di Referente Regionale Giovani a Bianca Maria Minetti, accolta da un lungo applauso e dall’augurio collettivo di buon lavoro. A suggellare la giornata di chiusura, la visita del nuovo Presidente del GR Marche, Fabio Duro, che ha portato il suo saluto caloroso ai partecipanti. “L’atmosfera di entusiasmo, la voglia di mettersi in gioco e lo spirito di gruppo hanno reso questo primo Camp un’esperienza unica, capace di andare ben oltre la semplice escursione” concludono i referenti regionali per il CAI Giovani.