Mario Vaccarella eletto nel Comitato direttivo centrale del CAI

Mario Vaccarella, 62 anni, siciliano e figura storica del CAI, è stato eletto componente aggiunto del Comitato direttivo centrale. Il suo incarico rafforza il legame tra i livelli centrali e territoriali dell’associazione.
Mario Vaccarella

Mario Vaccarella, 62 anni, siciliano e socio della Sezione del Club alpino italiano di Petralia Sottana (PA), comune di cui è stato consigliere ed assessore comunale dal 1993 al 1997, è stato eletto Componente aggiunto del Comitato direttivo centrale del CAI. La nomina è avvenuta il 9 giugno scorso, durante la seduta del Comitato centrale di indirizzo e controllo dell’ente.

Vaccarella, funzionario pubblico presso il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL ed esperto in diritto ambientale, ha alle spalle un lungo e articolato percorso all'interno del CAI. Accompagnatore di escursionismo, è stato presidente della Sezione di Petralia Sottana dal 1992 al 2006, componente del Comitato di coordinamento CMI (Centro, Meridione, Isole) dal 1996 al 2006 e presidente del CAI Sicilia tra il 2001 e il 2013.

A livello nazionale ha ricoperto i ruoli di Consigliere centrale e membro della Commissione centrale tutela ambiente montano tra il 2013 e il 2019. Dal 2022 fino a oggi è stato delegato esterno al Comitato direttivo centrale per le tematiche ambientali e dei parchi, collaborando con il Presidente generale Antonio Montani e coordinando la Segreteria Ambiente.

Oltre all’attività nell’ambito del CAI, Vaccarella ha fatto parte del Comitato tecnico-scientifico dell’Ente Parco delle Madonie e del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale della Regione Sicilia.

“Mi ritengo una persona di equilibrio e mediazione” ha dichiarato Vaccarella “E come uomo CAI ho collaborato con il Presidente generale sulle tematiche ambientali e dei parchi. Ora intendo dare il mio contributo dall’interno dell’organo esecutivo nazionale, per una frequentazione della montagna responsabile, inclusiva e qualificata. Vaccarella ha aggiunto di voler lavorare al miglioramento delle performance dell’associazione, puntando su un gioco di squadra tra i livelli centrali e quelli territoriali.

Tra gli obiettivi da perseguire il neoeletto componente aggiunto del Comitato direttivo centrale si pone di portare avanti e dare concretezza ad azioni già in corso, che necessitano di un maggiore impulso. Tra questi l’impegno verso una vera sostenibilità, trasversale in tutte le attività portare avanti dal CAI e il ringiovanimento del sodalizio per favorire un avvicinamento dei giovani all’ambiente del CAI. Attività queste già avviate dal sodalizio.

“Noi abbiamo una grande fortuna nel Club Alpino Italiano: possedere una doppia natura, una parte pubblica e una parte privata” ha ancora aggiunto. “Coniugando queste due essenze, si può davvero ottenere un grande risultato. L’interesse pubblico, sancito da una legge dello Stato e affidato al Club Alpino Italiano – sede centrale – consente di perseguire, nel medio e lungo termine, obiettivi utili alla società, ai cittadini e alla montagna. Questo può integrarsi con lo spirito di un’associazione privata, molto più snella nei processi decisionali.

Lo snellimento del nostro ordinamento deve essere uno degli obiettivi prioritari, perché un procedimento amministrativo non può prevedere tre o quattro passaggi prima di giungere a compimento”.

L’incarico ricevuto – ha sottolineato – rappresenta anche “un riconoscimento a tutta la macroarea CMI per la crescita qualitativa e quantitativa avuta negli ultimi decenni”.

Il Comitato direttivo centrale del CAI, organo esecutivo dell’associazione, è composto dal Presidente generale Antonio Montani, dai Vicepresidenti Giacomo Benedetti, Laura Colombo e Manlio Pellizon, e da un componente aggiunto, ruolo ora affidato a Vaccarella. I mandati hanno durata triennale e sono rinnovabili per ulteriori tre anni.