I partecipanti della giornata inclusiva sull’Alpe DeveroL’evento è stato organizzato dal Gruppo Accompagnatori CAI di Escursionismo Adattato e dalla Scuola di Escursionismo Est Monte Rosa, con il patrocinio del Parco naturale Veglia Devero e del CAI Regione Piemonte. Hanno preso parte anche la Fondazione Centro Gazza Ladra di Invorio, l’Associazione per l’aiuto ai giovani diabetici di Novara e l’AISM di Novara.
La partenza, avvenuta a metà mattinata dalla località Ai Ponti di Devero, è stata introdotta dal Direttore delle Aree Protette dell’Ossola e dal responsabile delle Guardie Forestali del Parco, che hanno sottolineato l'importanza dell’iniziativa dal punto di vista istituzionale e ambientale.
Il percorso, breve ma impegnativo, ha richiesto massima collaborazione tra accompagnatori e partecipanti. Dopo la Piana di Devero, la salita verso Vallaro e un tratto tecnico tra sassi e radici hanno messo alla prova le capacità del gruppo, che ha affrontato ogni difficoltà con determinazione e spirito di squadra.
Una volta giunti al fiabesco Lago Azzurro e poi a Crampiolo, l’impegno è stato ricompensato da un paesaggio mozzafiato: pascoli verdi, baite in pietra e luce cristallina, in una calda giornata di giugno. L’arrivo delle nuvole da ovest ha suggerito un rientro anticipato, ma il gruppo è riuscito a chiudere l’anello prima dell’arrivo del temporale.
Quella tra Devero e Crampiolo non è stata solo un’escursione nella natura, ma un esempio concreto di montagna inclusiva, dove l’accessibilità è frutto di impegno condiviso tra operatori, volontari e istituzioni. Una montagna che accoglie e non esclude.
Testo a cura di Marcello Totolo (CAI Verbano Intra) e Gianni Fioramonti (CAI Borgomanero)