Monte Alpi e dintorni, la montagna come racconto di uomini e natura

Il nuovo lavoro di Bruno Niola, ONC del CAI e presidente del GR Basilicata, è un invito a guardare il Monte Alpi non solo come vetta da raggiungere, ma come luogo che custodisce storie, memorie e biodiversità. L’autore, con la precisione del ricercatore e la passione di chi abita questi paesaggi, compone un mosaico fatto di geologia, flora e fauna, tradizioni popolari e memoria collettiva.
 

Il volume, edito da Rubbettino e patrocinato dal Comitato Scientifico Centrale del CAI, colpisce per l’ampiezza e il rigore dell’impianto: dalle schede botaniche e faunistiche alla rete sentieristica, dalle testimonianze archeologiche ai musei locali, fino ai riti arborei e agli episodi briganteschi che ancora animano l’immaginario di queste terre.

Non un manuale tecnico, ma una narrazione stratificata che tiene insieme natura e cultura, comunità e paesaggio. A emergere è l’Alpi come microcosmo, un “centro del mondo” – per citare la prefazione di Francesco Bevilacqua – in cui ogni sentiero diventa anche percorso interiore.

C’è il respiro ampio del Parco del Pollino, ma anche la cura minuziosa di dettagli apparentemente minori: il fossile di un pesce vela, il marmo bianco e la pietra grigia di Latronico, le voci dei boschi di Malboschetto e Bosco Favino.

Il libro si propone come strumento per chi frequenta la montagna con passo lento e sguardo curioso: escursionisti, studiosi, abitanti che vogliono riconoscersi nella propria terra. E lascia un messaggio chiaro, che va oltre Monte Alpi: convivere con la montagna significa custodirla, valorizzarla e al tempo stesso lasciarsi trasformare da essa.