Monte Bianco: 15 funamboli attraversano un cavo a 4mila metri di quota

Quindici funamboli del collettivo francese Les Passagers du Vide hanno compiuto un’eccezionale traversata a 4000 metri sul Monte Bianco, camminando per 780 metri su una fettuccia sospesa tra due vette. Un’impresa collettiva tra tecnica, poesia e spirito di squadra.
© Instagram Coline Belletbaz

A oltre 4000 metri di quota, sospesi tra cielo e ghiaccio, quindici funamboli del collettivo francese Les Passagers du Vide hanno realizzato qualcosa di difficilmente immaginabile: la traversata in highline tra il Dente del Gigante (4014 m) e il Monte Mallet (3988 m), due imponenti vette del massiccio del Monte Bianco. La camminata, sul filo di una fettuccia larga appena 2 centimetri, si è svolta tra l’11 e il 12 giugno. Ottocento i metri di corda che univano le due cime a circa 700 metri dal suolo.

L’operazione, frutto di un’organizzazione meticolosa, ha richiesto otto mesi di preparazione tecnica, logistica e alpinistica. Secondo quanto comunicato dagli stessi protagonisti, per allestire l'infrastruttura della highline sono stati necessari oltre 400 chili di materiale - corde, ancoraggi, moschettoni, fettucce e dispositivi anticaduta - trasportati in quota con 25 salite distribuite su tre settimane. L’allestimento finale ha richiesto l'attesa di una finestra meteorologica stabile.

© Instagram Coline Belletbaz

Sicurezza e spirito di squadra

Tutti i partecipanti erano assicurati tramite un sistema anticaduta. Le immagini condivise dai protagonisti sui loro canali social documentano la tensione e la bellezza della realizzazione: la corda sospesa, le sagome degli atleti in equilibrio, il ghiaccio sotto di loro e le creste affilate del Monte Bianco intorno.

Nel loro lungo messaggio condiviso sui social, i membri del collettivo hanno raccontato lo spirito che ha animato l’iniziativa:

"Perché salire in montagna... per collegarle tra loro? O per creare legami tra chi le scala?
La scorsa settimana la nostra salita è stata l’installazione di una highline di 780 metri tra il Dente del Gigante e il Monte Mallet, a 4000 metri, con un gruppo affiatato di 15 persone, tutte unite dallo stesso scopo: sublimare la bellezza già esistente di queste due vette camminando tra di esse su un effimero nastro di fettuccia.
È la poesia e la magia che si nascondono dietro una missione così grande ad averci portati fin lassù.
Ci ha condotti a passare cinque giorni mettendo insieme tutti i nostri sforzi e le nostre competenze complementari: per organizzare il campo e la grande quantità di materiale, risolvere i problemi di allestimento e di vento, mantenere la motivazione e la concentrazione, muoverci in sicurezza in questo ambiente d’alta montagna - e fare tutto questo con empatia, cura e rispetto reciproco."

 

Un messaggio di armonia

Sebbene non sia la prima volta che il gruppo si confronta con highline in ambienti estremi (in passato avevano già effettuato simili traversate nel massiccio degli Écrins e sul Monte Rosa) questa nuova performance rappresenta una delle più lunghe e alte traversate mai tentate sulle Alpi. La combinazione tra altitudine, lunghezza e isolamento la rende un riferimento assoluto nel panorama dell’highline mondiale.

Più che una sfida sportiva, l’azione dei Passagers du Vide si pone come un messaggio di armonia tra l’essere umano e la montagna, tra tecnica e contemplazione. In un'epoca in cui spesso si cerca il primato, il collettivo ha voluto ribadire l’importanza del gesto condiviso: un attraversamento effimero, sospeso tra due vette e tra il sogno e la realtà, destinato a durare nella memoria di chi l’ha vissuto, e di chi ne ha colto il significato.