L’itinerario parte dall’Eremo delle Carceri, luogo caro a San Francesco d’Assisi. Procede poi per un punto panoramico su tutta la valle Umbra prima di risalire le dolci praterie del Monte Subasio e guadagnare la vetta. Una vetta arrotondata che in posizione privilegiata per panorami su tutto il Centro Italia a perdita d’occhio. Boschi, prati-pascoli e fenomeni carsici caratterizzano questo itinerario, oltre alla presenza di Francesco, santo patrono d’Italia e dell’ecologia.
Dall’Eremo delle Carceri (800 m), spalle all’ingresso dell’area sacra, si prende la strada asfaltata in salita e, al bivio, si continua sulla strada a sinistra in direzione San Benedetto per 1,3 km. In corrispondenza di una staccionata sulla sinistra si lascia l’asfalto per un sentiero che sale in diagonale invertendo il senso di marcia (0.25 h). Dapprima nel bosco in breve si esce su praterie e si continua fino al punto panoramico, dove è evidente una grande croce, Sassopiano (1.15 h, 1124 m).
Il sentiero continua in direzione sud procedendo sulla traccia principale che segna il limite naturale del bosco a prevalenza di roverelle. Si continua seguendo la segnaletica bianco/rossa fino a Rifugio Fonte Bregno (2 h, 1028 m) con grande fontanile. Si procede sulla strada sterrata in salita per poi prendere dopo circa 150 metri il sentiero che si stacca sulla destra in leggera discesa. Si continua in direzione sud-sud-est in una pista che entra in un bosco di conifere fino ad uscire su praterie cosparse di arbusti bassi dalle quali si vede in lontananza il Santuario della Madonna della Spella. Si arriva nel grande prato della chiesa, ottimo per una pausa, solitamente con animali al pascolo (2.35 h, 978 m). Nella struttura adiacente alla chiesa è presente il Rifugio La Spella gestito dal CAI di Foligno.
Si riparte in direzione nord, arrivati alla strada sterrata si prende il sentiero che sale a ridosso del tornante fino a giungere ad un grande stazzo, ricovero di animali, dal quale si continua verso nord-ovest. Si seguono le indicazioni per il Mortaro Grande, una grande dolina profonda circa 60 metri e molto ampia, il quale si aggira prima nel suo lato est e poi nord per procedere verso una scultura denominata Il Vento (3.40 h, 1249 m). Si procede su strada sterrata in direzione dei ripetitori e dopo circa 500 metri si lascia la sterrata per un sentiero sulla destra che sale verso la cima del Monte Subasio (4.10 h, 1290 m).
Dopo aver ammirato il panorama in ogni direzione, dal Gran Sasso d’Italia al Monte Amiata si continua su sentiero che taglia il grande prato in direzione nord per ricongiungersi alla strada sterrata. Si percorrono circa tre chilometri di strada fino a giungere al punto in cui la strada sterrata diventa asfalto (5h). Si prende un tratturo che si stacca sulla sinistra fino al Rifugio Vallonica (1055 m). Poco prima del rifugio si continua su sentiero che scende sulla destra dapprima ripido, si attraversa un rimboschimento e dopo un’ultima discesa finale si raggiunge un’area pic-nic in prossimità della strada asfaltata (5.45 h). Prendendo a destra l’asfalto in breve tempo si rientra al punto di partenza (5.50 h).