Nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi arrivano gli Junior Ranger

Un gioco di ruolo per apprendere le basi di una sana convivenza tra esseri umani e grandi carnivori

Domenica 27 luglio ha preso il via all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna il 21° Campo internazionale Junior ranger 2025. Una iniziativa promossa da EUROPARC, Federazione dei parchi europei, annualmente ospitata nel territorio di una delle aree protette della rete. Lo scorso anno, l’evento si era svolto tra i verdi pendii del Galles, presso il Clwydian Range and Dee Valley National Landscape. Quest’anno è il turno dell'area protetta italiana, custode di Sasso Fratino, prima Riserva Naturale Integrale d'Italia, istituita nel dicembre del 1959 e da luglio 2017 inserita dalla Commissione UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità tra le faggete vetuste europee.

 

Giovani ranger e grandi carnivori

Giovani tra i 14 e i 16 anni, accompagnati dai loro mentori, provenienti da 19 aree protette di 12 Paesi europei, si sono ritrovati nel verde delle Foreste Casentinesi, per prendere parte a una settimana di formazione, dedicata al tema della convivenza tra uomo e grandi carnivori, secondo un metodo educativo innovativo. Accanto a escursioni in alcuni dei luoghi più iconici del Parco, come Ridracoli alla Lama, la cascata dell'Acquacheta, il Monte Falterona e la foresta monumentale della Verna, utili a comprendere storia e biodiversità dell’area protetta, saranno impegnati in attività di confronto e discussione. Veri e propri giochi di ruolo, che consentiranno loro di comprendere il funzionamento e l’utilità della Piattaforma dell’Unione Europea per la convivenza tra persone e grandi carnivori. 

Con un approccio formativo alternativo ai banchi di scuola, potranno prendere coscienza di quanto la conservazione e la gestione dei grandi carnivori, in Italia come nel resto d’Europa e del mondo, si riveli complessa, a causa delle differenti esigenze dei gruppi di interesse in gioco. È proprio allo scopo di ridurre al minimo i conflitti, che nel 2014 la Commissione Europea e organizzazioni rappresentative dei portatori di interesse (aree protette, organizzazioni ambientaliste, allevatori, cacciatori, proprietari terrieri, etc.), hanno promosso la creazione della Piattaforma UE sulla coesistenza tra uomo e grandi carnivori. Un luogo virtuale in cui favorire il dialogo, lo scambio costruttivo di buone pratiche, la ricerca di soluzioni idonee all’area di interesse e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica per ridurre i pregiudizi.

 

Uomini e lupi, una convivenza possibile?

Nella giornata di avvio del Campus, i ragazzi hanno avuto modo di apprendere le finalità e il funzionamento della Piattaforma UE, e gli sforzi posti in essere per la tutela di 5 emblematici grandi carnivori europei (orso bruno, lupo, lince, sciacallo dorato e ghiottone), attraverso le parole della Dott.ssa Sophie Evers, in rappresentanza del segretariato della Piattaforma. E di ascoltare le testimonianze del direttore del Parco, Andrea Gennai e dei mentori del parco delle Alpi Marittime (Italia), parco delle Prealpi Giulie e riserva naturale di Endla (Estonia) (Italia) in merito alle misure adottate dalle aree protette per facilitare la coesistenza tra uomini e lupi.

Come attività pratica, con focus specifico sul lupo, i giovani rangers sono stati invitati a rivestire i panni degli abitanti di un villaggio, interessato dal ritorno del grande predatore dopo 100 anni di assenza. Si sono dunque dovuti immedesimare nei diversi personaggi caratteristici del luogo - quali pastori danneggiati dall’uccisione delle proprie pecore, genitori preoccupati per i propri figli, guide naturalistiche intenzionate a promuovere nuove forme di turismo sostenibile legato alla presenza del lupo, e ancora ricercatori e amministratori comunali destinatari di finanziamenti volti ad avviare misure di mitigazione - e valutarne le singole esigenze.

I diversi gruppi di interesse, guidati da facilitatori, sono stati poi guidati attraverso possibili misure di mitigazione, con l’obiettivo di identificare un massimo di 3 soluzioni, su cui trovare un consenso unanime. Il risultato è stato molto interessante, quasi tutti i gruppi sono riusciti a identificare una soluzione comune.

Un esercizio interessante che ha consentito di verificare, con un pizzico di divertimento, l'utilità della Piattaforma stessa e dimostrare quanto un dialogo costruttivo possa aiutare a superare i conflitti d’interesse e supportare nella ricerca di un equilibrio tra esigenze di conservazione di specie emblematiche per l’Europa e la salvaguardia delle attività umane.