La nevicata al Passo dello Stelvio © Facebook Passione neve e montagnaDopo la fase di alta pressione con temperature estreme su tutto l’arco alpino, e lo zero termico che ha raggiunto la quota record di 5400 metri (sceso in questi giorni a circa 2900 metri), l’arrivo di una serie di perturbazioni atlantiche ha portato la neve a quote relativamente basse su diverse località alpine. Tra il 7 e l’8 luglio sulle Alpi centro-orientali si è infatti assistito a un brusco abbassamento delle temperature. Il risultato? La neve ha fatto capolino in piena estate, fino a quote inusuali per il periodo.
Secondo climatologi e meteorologi la neve in alta quota a luglio non è un evento eccezionale. In media si registrano circa due nevicate estive all’anno, con accumuli che possono raggiungere i 10‑30 centimetri.
Al Passo dello Stelvio
Nella notte tra il 7 e l’8 luglio la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero al passo dello Stelvio. Webcam e video amatoriali hanno ritratto un paesaggio quasi invernale con accumuli a terra di circa 10 centimetri a quote oltre i 2500 metri.
Sulle Dolomiti
Non solo Stelvio: anche le Dolomiti sono state colpite dalla perturbazione. Sulla Marmolada si sono registrati -4 °C, con fiocchi di neve, mentre a Cortina d’Ampezzo la temperatura è scesa fino a 8 °C, accompagnata da fulmini e temporali. In generale tutta l’area dolomitica è stata interessata da un netto calo delle temperature.
La nevicata al rifugio Artemonia, Catinaccio © Facebook Passione Neve e MontagnaIn Lombardia
Le province di Sondrio, Bergamo e Brescia non sono state risparmiate. In particolare, a Bormio la massima ha faticato a superare i 12 °C, mentre le montagne si sono tinte di bianco oltre i 2500 metri.
Oltre confine
Anche sul versante svizzero delle Alpi si sono registrate nevicate a quote relativamente basse, comprese tra i 1800 e i 2100 metri, con accumuli fino a 50 centimetri in alcune zone.