Nuova via sul Puscaturpa per Toralles e Mingu

La cordata ha tracciato una nuova linea di 800 metri, con difficoltà fino a 6c, sulla nord ovest di un Cinquemila nella catena dello Huayhuash, nonostante il meteo avverso.

La catena montuosa dei picchi del Puscanturpa (5.400 metri) richiama ogni anno scalatori da tutto il mondo per la sua bellezza paesaggistica e per le splendide pareti rocciose, situate nella parte meridionale della Cordillera Huayhuash, in Perù.  È un terreno ancora fertile per l'apertura di nuovi itinerari, come quello realizzato da Marc Toralles e Joan Mingu sulla parete nord-ovest il 15 e 16 settembre di quest'anno.
 

Marc Toralles è un alpinista e guida alpina tra i più attivi in Sudamerica; questa estate abbiamo scritto della avventurosa traversata dello Yerupajà, compiuta insieme a Ruben Sanmartin e Bru Busom e con quest'ultimo, nel luglio del 2022, ha salito per la prima volta la parete est del Siula Grande, lungo la via Anima de Corall (1.100 m, 7b, A3, AI5, M6), un itinerario a cui stavano lavorando da tre anni. 

L'interesse di Marc per la catena montuosa dello Huayhuash non si è però attenuato. A settembre di quest'anno, il catalano ha dato vita - insieme a Joan Mingu- a una nuova via che hanno battezzato Combo de rutas. L'itinerario, che sale roccia di qualità dal discreto al buono, presenta difficoltà fino a 6c lungo i suoi 800 metri e tratti innevati, con pendenza fino a 65°. 

Il 15 settembre i due alpinisti sono partiti molto presto dal campo base, che avevano allestito all'Elephant Camp, nella gola di Huanacpatay, a circa 4.480 metri di quota. Toralles e Mingu hanno attaccato la parete con tempo nuvoloso e temperature rigide. Nel pomeriggio, il meteo è addirittura peggiorato, con numerosi tuoni, fulmini e temporali. Dopo molti sforzi, il tutto condito da una certa paura - secondo le loro stesse parole- sono riusciti ad allestire un bivacco a 5.400 metri, intorno alle 18. La progressione è stata resa difficoltosa anche dall'ingente quantità di materiale trasportato.
Il giorno seguente, alle 7 del mattino, hanno ripreso la salita, scalando lungo vie già tracciate e linee ancora vergini. Nonostante il meteo, ulteriormente peggiorato, per i due alpinisti non c'era altra scelta che continuare. Raggiunta l'uscita dalla parete, hanno proseguito lungo la cresta coperta di ghiaccio e neve, dove hanno fatto buon uso dei ramponi e delle piccozze portati con loro. La vetta è stata raggiunta nella bufera intorno alle 13, quindi sono prontamente rientrati a valle.

Pochi giorni dopo, il 20 del mese, Marc ha tentato l'apertura di una nuova via, sempre nella Cordillera Huayhuash, sullo Juraoraju. La guida alpina era insieme a un team di allievi, ma viste le condizioni meteo - nuovamente avverse- hanno preferito ripiegare sulla ripetizione della via Laurapaq (V+, 800 metri).