La copertina del libroNel cuore del dolore più grande, quando la perdita di una persona amata sembra spezzare ogni legame con il mondo, la natura si rivela un rifugio silenzioso, capace di accogliere e rigenerare. È proprio da questo incontro tra sofferenza e paesaggio selvaggio che nasce “Nuove Espressioni: Come in ogni fine c'è una trasformazione che sfugge alla nostra comprensione”, il libro di Mauro Scalise, che esplora il potere curativo dei boschi, delle montagne e delle valli remote.
Attraverso una narrazione intima, Scalise accompagna il lettore in un viaggio introspettivo, dove ogni passo tra i sentieri di un luogo caro diventa simbolo di resilienza. Il profumo del pino, il fruscio delle foglie, il vento che si insinua tra i rami: elementi semplici che, pagina dopo pagina, si trasformano in strumenti di guarigione e riflessione.
L'autore, che presta servizio nell'Esercito Italiano, descrive con uno sguardo sincero e profondo come la natura possa farsi strada tra il dolore, restituendo lentamente la capacità di vivere, di sentirsi ancora parte di un ciclo più grande e misterioso. La perdita non è mai dimenticata, ma diventa parte di un percorso che conduce a una nuova consapevolezza.
Nelle pagine Scalise racconta il legame profondo con quel luogo di montagna in cui, da bambino, condivideva il tempo con suo padre. È lì che, dopo la scomparsa della sua compagna Cinzia, ha trovato un rifugio sicuro, un porto dove il dolore poteva finalmente incontrare la quiete dei boschi e il respiro del vento. Una storia personale, ma al tempo stesso universale, che tocca corde profonde in chiunque abbia mai vissuto una perdita.