Olimpiadi di Torino 2006: arrivano i soldi per smantellare e riqualificare trampolini e pista da bob

Il Governo ha stanziato 9 milioni di euro per smantellare la pista da bob di Cesana Torinese e 5 milioni per riqualificare i trampolini di Pragelato, chiudendo il capitolo delle strutture olimpiche delle Valli di Susa e Chisone.
La pista da bob di Cesana Torinese

Dopo anni di discussioni e progetti rimasti nel cassetto, arriva finalmente una svolta significativa per il futuro delle strutture olimpiche delle Valli di Susa e Chisone. Il Governo italiano ha stanziato 9 milioni di euro per la demolizione della pista da bob di Cesana Torinese e 5 milioni per la riqualificazione dei trampolini di Pragelato, chiudendo così un capitolo controverso iniziato con le Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

 

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La pista da bob di Cesana, costruita per le Olimpiadi del 2006, è stata inutilizzata dal 2011 e considerata un "eco-mostro" per il suo impatto ambientale e paesaggistico. Il sindaco di Cesana, Daniele Mazzoleni, ha annunciato lo stanziamento di 9 milioni di euro da parte del commissario governativo per la demolizione parziale della pista. La demolizione riguarderà principalmente la pista vera e propria, mentre le strutture accessorie, come tribune e edifici di servizio, resteranno in attesa di una destinazione futura. Tra le proposte, vi è la realizzazione del primo skidome italiano, un impianto per lo sci indoor, per il quale si cercano investitori privati.

A Pragelato, invece, non si prevede la demolizione delle strutture esistenti. Il progetto prevede la riqualificazione dell'area dei trampolini, con la trasformazione della parte alta in un museo dedicato alle Olimpiadi di Torino 2006 e la parte bassa in un museo di arte contemporanea. Accanto a queste strutture, saranno realizzate piste di allenamento per lo sci alpino, creando così un centro federale per le discipline nordiche.