Olimpiadi Milano Cortina: opere, costi e domande insolute nel terzo Report Open Olympics 2026

La rete civica Open Olympics 2026 presenta il report “Alla vigilia dei Giochi Invernali Milano Cortina: tra dati e ‘non dati’, come si classifica il diritto di sapere?”, un'analisi di ciò che è accessibile attraverso i dati ma soprattutto di ciò che resta "opaco".
Terzo report Open Olympics 2026

Le 20 associazioni della rete promotrice della campagna di monitoraggio civico Open Olympics 2026, hanno diffuso un terzo e ultimo report, intitolato “Alla vigilia dei Giochi Invernali Milano Cortina: tra dati e “non dati” come si classifica il diritto di sapere?”. Il documento, che precede di poche settimane l'inizio dei XXV Giochi olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026, analizza le informazioni accessibili attraverso il portale Open Milano Cortina 2026 e, soprattutto, le questioni che restano opache, definite come "non dati".

 

L'analisi del Piano delle Opere

La campagna di monitoraggio civico Open Olympics 2026 è stata lanciata nel maggio 2024 su iniziativa di una rete civica composta da 20 organizzazioni, che include enti di rilievo come Club Alpino Italiano (CAI), WWF Italia, Italia Nostra, Legambiente e Mountain Wilderness Italia. Obiettivo della campagna è promuovere trasparenza, legalità e rendicontabilità nei Giochi invernali Milano Cortina.

A distanza di un anno e mezzo dal suo avvio, e a pochi mesi dalla partenza dei XXV Giochi olimpici e paralimpici, la rete ha portato a termine un terzo report, basato su una analisi dei dati disponibili fino al 31 ottobre 2025 (ultimo download disponibile) sul portale Open Milano Cortina 2026, la cui messa a disposizione online è risultato della campagna stessa. Accanto ai dati disponibili, è stato evidenziato anche quanto resta non del tutto conoscibile: i “non dati”

L'analisi di quanto disponibile sul portale, ovvero gli aggiornamenti dei progetti del Piano delle opere, circoscritti al perimetro di competenza di Simico S.p.A., ha rilevato un totale di 98 interventi per un investimento complessivo di €3.540.304.464,68 (3,54 miliardi di euro). 

Di questi interventi, 31 sono classificati come essenziali allo svolgimento dei Giochi, mentre 67 rientrano nella categoria legacy, ovvero infrastrutture permanenti destinate ai territori. 

La vera asimmetria, secondo il report, è economica: solo il 13% della spesa riguarda le opere essenziali, mentre ben l'87% finanzia le opere di legacy, soprattutto interventi stradali o ferroviari (45 su 67). In termini di rapporto, per ogni euro destinato alle opere indispensabili ai Giochi, se ne spendono 6,6 per opere di legacy. La spesa si concentra principalmente in due territori: Veneto e Lombardia sfiorano ciascuno 1,5 miliardi di euro.

Il report fornisce anche un quadro sullo stato di avanzamento e sulle variazioni economiche del Piano delle Opere nei primi dieci mesi del 2025. 

Al 31 ottobre 2025, 16 opere risultano concluse, 51 in esecuzione, 3 in gara e 28 ancora in progettazione. Solo 42 opere hanno una data di fine lavori collocata prima dell’inizio dei Giochi, il che significa che il 57% degli interventi sarà completato dopo l’evento, con l'ultimo cantiere previsto nel 2033. È particolarmente rilevante la categoria "fine ante-olimpiadi", assegnata a 16 interventi che presentano una consegna solo parziale, tra i quali si ritrovano 8 opere essenziali, come la pista da bob “Cortina Sliding Centre”, gli interventi per l’innevamento artificiale, il “Livigno Snow Park”, l’Arena di Verona e il Villaggio olimpico di Cortina. A causa dell’assenza di metadati chiari, non è attualmente possibile comprendere in che stato reale saranno tali interventi all’avvio dei Giochi.

Il report consente inoltre di ricostruire come il Piano delle Opere sia cambiato nei primi dieci mesi del 2025. Nel corso del 2025, la data di fine lavori risulta essere stata posticipata per il 73% delle opere del Piano, con slittamenti talvolta significativi, in alcuni casi superiori ai 3 anni. Nel mentre, il valore è cresciuto di 157 milioni di euro (+4,6%). 

Gli aumenti riguardano 34 opere già presenti nel Piano a fine 2024, uno sdoppiamento di intervento e tre nuove opere introdotte nel 2025. Le variazioni più significative in valore assoluto sono rappresentate dalla Variante di Longarone (+43 milioni), dalla Circonvallazione di Perca (+31 milioni) e dalla Tangenziale sud di Sondrio (+13,3 milioni). 

Le variazioni percentuali maggiori riguardano la Tangenziale sud di Sondrio (+44,11%), il bacino di innevamento Rasun–Anterselva (+31,10%) e la Circonvallazione di Perca (+22,14%). La componente legacy incide in modo determinante sull'aumento, con +133,7 milioni sulle opere legacy, contro +23 milioni sulle opere essenziali. 

Come evidenziato dalla rete civica, “resta però impossibile capire chi stia sostenendo questi aumenti, perché il portale Open Milano Cortina 2026 non riporta le fonti di finanziamento.” 

 

La fotografia territoriale

La spesa totale del Piano delle opere (€3,54 miliardi) si suddivide tra i territori come segue.

Nel territorio del Veneto risultano 25 opere, per un valore economico complessivo di circa 1,42 miliardi di euro, pari a circa il 40,2% della spesa totale, risultando l’area con il maggior volume di risorse impegnate. Le opere essenziali per l’evento olimpico sono 9 (circa il 15,2% del totale per il Veneto), mentre 16 interventi rientrano nella categoria legacy, assorbendo circa 1,20 miliardi di euro (quasi l’85% della spesa complessiva). L’incremento di spesa rispetto al 2024 è stato di oltre 75 milioni di euro (+5,59%), l’incremento in termini assoluti più elevato tra tutte le aree.

In Lombardia il Piano comprende 29 interventi, per un valore economico complessivo di circa 1,39 miliardi di euro, pari a circa il 39,3% della spesa totale. Le opere essenziali sono 6 (circa il 5,6% del totale lombardo), mentre 23 interventi rientrano nella categoria legacy, assorbendo circa 1,31 miliardi di euro (oltre il 94% della spesa complessiva). L'aumento di spesa rispetto al 2024 è stato di oltre 32 milioni di euro (+2,39%).

Nel territorio del Trentino sono previste 30 opere, per un valore economico complessivo di circa 390,7 milioni di euro (l'11% della spesa totale). Le opere essenziali sono 11 (28% circa del totale per il Trentino), mentre 19 sono interventi di legacy, che assorbono circa 281,1 milioni di euro (circa il 72% della spesa). L'incremento di spesa rispetto al 2024 è stato di quasi 3 milioni di euro (+0,77%).

Infine, in Alto Adige/Südtirol risultano 14 opere, per un valore economico complessivo aggiornato a circa 337,7 milioni di euro (il 9,5% della spesa totale). Di queste, 5 sono essenziali (circa il 17% del totale), mentre 9 sono interventi di legacy (assorbendo circa l'83% della spesa). L’incremento di spesa rispetto al 2024 è stato di oltre 46 milioni di euro (+15,82%), l'incremento percentuale più elevato tra tutte le aree geografiche coinvolte.

 

I "non dati" e le domande civiche aperte

Come anticipato, il report evidenzia che, accanto ai dati disponibili, persistono i "non dati", ovvero questioni che permangono poco chiare.

Riguardo la trasparenza ambientale ed economica, manca l'impronta di CO2 per singola opera, nonostante la metodologia sia prevista dal CIO; l'unico valore noto è la stima fornita dalla Fondazione Milano Cortina per l'intero ciclo dell'evento: 1.005.000 tonnellate di CO2 equivalente (stime 2024). 

Sul fronte economico, resta impossibile capire chi stia sostenendo gli aumenti di costo, poiché il portale Open Milano Cortina 2026 non riporta le fonti di finanziamento. Inoltre, sui subappalti, sono visibili i nomi delle aziende ma non i valori economici, e l'assenza dei CIG impedisce l'incrocio automatico dei dati con la piattaforma ANAC.

La rete sottolinea inoltre come il portale Open Milano Cortina 2026 copra solo una parte del perimetro olimpico. La sola Regione Lombardia, ad esempio, elenca sul proprio portale “Oltre i Giochi 2026”, 78 interventi per 5,17 miliardi di euro, di cui 44 opere e 3,82 miliardi non presenti nel portale Open Milano Cortina 2026, evidenziando in tla modo una "asimmetria informativa sistemica".

Infine, restano aperte tre domande civiche: Quante opere esistono davvero e quanto costano (riferito alle opere escluse dal perimetro del portale Simico)? Quanto costa davvero realizzare i Giochi e garantire salute e sicurezza durante l’evento? Come sta spendendo il Commissario alle Paralimpiadi i 328 milioni di euro assegnati dal DL Sport, che rappresentano un aumento del 359% rispetto alla stima iniziale di €71,5 milioni per il costo delle Paralimpiadi?

Il report conclude che il portale Open Milano Cortina 2026 ha permesso di illuminare una porzione rilevante, ma non esaustiva, della macchina olimpica. Un risultato che la rete attribuisce all'iniziativa civica stessa. Il lavoro di monitoraggio proseguirà "fino alla chiusura dell’ultimo cantiere".

La rete ha inoltre annunciato una collaborazione con le organizzazioni della società civile francese in vista dei Giochi invernali 2030, per promuovere il principio: "non si tocchi una pietra senza prima fare trasparenza".