Oltre la vetta: Marina Consolaro racconta Matteo Pasquetto. Il dolore che diventa opportunità

Nel primo episodio del podcast Oltre la vetta, Marina Consolaro racconta la storia di suo figlio Matteo Pasquetto, giovane alpinista scomparso sul Monte Bianco. Un dialogo intimo sulla montagna, l’amore e la forza di trasformare il dolore in un nuovo inizio.

Ci sono temi complessi che si possono raccontare con parole semplici e delicate, smontando “quella cosa di cui non si parla mai” e trasformandola in un messaggio positivo. Perché anche nella morte può esserci una nuova vita.

È la voce di Marina Consolaro, mamma di Matteo Pasquetto, giovane alpinista e aspirante guida alpina scomparsa sul Monte Bianco nel 2020, a raccontare tutto questo. Marina parla con quella calma che nasce solo dopo aver attraversato la tempesta. Racconta di suo figlio, della sua passione per la montagna, di quella tensione verso l’alto che per Matteo non era una sfida ma un modo di abitare il mondo. Nel suo racconto non c’è retorica, c’è amore: un amore che si è trasformato.

Pur non essendo un’alpinista, le parole di Marina riportano alla mente quelle di Stefano Zavka, dal campo base del K2 nel 2007: “Noi saliamo per cercare la vita”. E come fai a contenere una passione incontenibile? Non puoi. Non puoi essere felice senza. E se hai talento, tanto vale viverlo.

Nel podcast, ideato e condotto dalla giornalista Sofia Farina, Marina racconta proprio questo talento. A partire da quella prima tessera del CAI che il nonno regalò a Matteo quando aveva solo pochi mesi. “Hai più bollini CAI che anni”, gli ricordavano scherzando mamma e papà. Poi, il dolore.

Ma da quel dolore è nato un cammino nuovo. Marina ha scelto di condividere la propria esperienza perché il lutto non resti un fatto privato, ma possa diventare testimonianza, occasione di incontro, possibilità di vita. È da questa esigenza che prende forma il progetto “Oltre la vetta”, uno spazio di ascolto promosso dal Club Alpino Italiano nato per accompagnare chi vive un lutto o un trauma legato alla montagna. Un luogo di parole vere, dove alpinisti, soccorritori, familiari e psicologi si incontrano per raccontare come, anche nel dolore, possa esistere una via per ricominciare.

Nel dialogo con Sofia, Marina intreccia la memoria di Matteo alla riflessione su cosa significhi continuare a salire, anche quando la vetta è diventata assenza. La montagna, in questa puntata è un paesaggio dell’anima, dove il dolore si fa respiro e il ricordo diventa cammino condiviso.

“Oltre la vetta” è questo: un invito a fermarsi, ad ascoltare, a riconoscere che la forza non sta nel dimenticare, ma nel trasformare.