La zona del distacco © CNSASSi è purtroppo conclusa nel peggiore dei modi la ricerca dei due escursionisti dispersi dopo la valanga che sabato 1 novembre ha travolto più cordate nella zona del Ortles, sulla parete nord della Cima Vertana. Ieri mattina, domenica 2 novembre, poco dopo le 10, i soccorritori hanno rinvenuto senza vita i corpi dei due: si tratta di un padre e di sua figlia diciassettenne, entrambi di nazionalità tedesca. Entrambi sono stati trascinati verso la parte inferiore del canale dal quale si era staccata la massa nevosa.
Le operazioni di ricerca, inizialmente sospese a causa della fitta nebbia che impediva il volo degli elicotteri, sono riprese alle prime ore del mattino di domenica: l’elicottero ha elitrasportato circa 25 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico e unità cinofile da valanga fino a quota circa 2600 metri. Da lì le squadre hanno proseguito a piedi verso l’area della valanga, che si trovava attorno ai 3200-3500 metri di quota.
Secondo le prime ricostruzioni del responsabile della stazione del Soccorso Alpino di Solda, Olaf Reinstadler, gli alpinisti erano divisi in 3 cordate indipendenti: un gruppo di tre persone, e due gruppi formati da due alpinisti ciascuno. La massa nevosa avrebbe travolto due di queste cordate.
Secondo quanto raccontato dai superstiti, la cordata formata da padre e figlia, prima di essere travolta, avrebbe avuto la prontezza di dare l’allarme, urlando ai due compagni della terza cordata e permettendo a questi ultimi di salvarsi illesi.