Frame di LIEBE GRUSSE AUS DEM ANTHROPOZANCosa è un “paesaggio"? Potremmo definirlo come una semplice sommatoria di componenti naturali, come monti, valli, foreste o anche distese marine? Il paesaggio è molto di più: è un ambiente plasmato dall’uomo, frutto di una interazione secolare tra l'ambiente e le comunità che lo abitano e vivono. È, in sostanza, la rappresentazione visibile di una cultura e di una storia.
Proprio in questo intreccio risiede la fragilità del nostro rapporto con i paesaggi montani. Tra l'essere umano e la natura esiste un legame affettivo profondo, quasi ancestrale. E vi sono lembi di terra che catturano una parte del nostro cuore. Possono essere paesaggi in cui si è nati e cresciuti, o semplicemente luoghi che identifichiamo come rifugi, soprattutto per l’animo, in cui sentirsi a casa, anche senza avere un tetto sopra la testa. Quando questo paesaggio speciale comincia a mutare, in particolare se il cambiamento avviene in maniera repentina, l'uomo sperimenta un doloroso senso di perdita.
A incentivare il mutamento dei paesaggi montani è, nei tempi recenti, il cambiamento climatico. L’aumento in frequenza degli inverni con scarso accumulo di neve e temperature più elevate della media, così come delle ondate di calore estive, determinano evidenti alterazioni dei paesaggi montani. I ghiacciai mostrano una accelerazione nei fenomeni di fusione e ritiro; i pascoli montani inverdiscono e ingialliscono in anticipo, ostacolando il perpetrarsi della tradizione dell’alpeggio; la frequenza e intensità degli incendi boschivi incrementano, favorite da stagioni calde e secche.
È su questa relazione intima tra essere umano e ambiente che vi invitiamo oggi a riflettere, in un viaggio cinematografico che ci accompagnerà tra paesaggi in mutamento, dalle Alpi al Mediterraneo, fino a raggiungere il lontano Tibet.
Si parte dalla Alpi svizzere, con la pellicola “Liebe grüsse aus dem anthropozän”, che vede come protagonisti 4 giovani, che romanticamente dicono addio ai paesaggi alpini tanto amati, che stanno mutando sotto i loro occhi. Il viaggio prosegue nel cuore della Sardegna con “L’ombra del fuoco”, documentario che vede come protagonista la regione del Montiferru, tragicamente colpita da incendi che, negli ultimi anni, hanno trasformato l’ambiente in un paesaggio lunare. Dalla Sardegna ci si sposta verso est, raggiungendo il Tibet con “Drokpa”, pellicola che racconta il dramma dei pastori nomadi tibetani, che assistono al mutare del paesaggio cui sono fortemente legate le proprie vite e tradizioni.
Questi tre sguardi, pur lontani migliaia di chilometri, condividono la stessa amara verità: molti paesaggi non stanno semplicemente evolvendo ma scomparendo. Una amara riflessione che può fungere da stimolo per un maggiore impegno individuale nella lotta al cambiamento climatico.
LIEBE GRÜSSE AUS DEM ANTHROPOZÄN
di Lucas Ackermann
Quattro giovani esplorano, contemplano e, in forma di lettera, danno l’addio ai loro luoghi naturali del cuore. Foreste, montagne, ghiacciai e laghi di una bellezza travolgente si susseguono, come cartoline che tentano vanamente di fissare questi paesaggi, presto destinati a essere trasformati dai disastri climatici di cui questa generazione sarà inevitabilmente testimone.
L'OMBRA DEL FUOCO
di Enrico Pau
Luglio. Davanti a noi il paesaggio lunare del Montiferru, in Sardegna, dopo un incendio. È tutto nero, la natura appare compromessa, le persone che si incontrano in mezzo agli uliveti secolari, ai boschi bruciati, sembrano fantasmi. Eppure in mezzo a questa desolazione si sente inaspettato il canto delle cicale. Il film ha seguito per un anno le stagioni del fuoco, ascoltato le voci, sentito i canti, assistito, dopo il dolore, al miracolo della natura che rinasce.
DROKPA - NOMADS OF TIBET
di Yan Chun Su
Sugli altipiani occidentali del Tibet vivono i Drokpa, una popolazione nomade che assiste, suo malgrado, alla rapida desertificazione subita dal loro territorio. Le loro vite seguono una durissima scansione quotidiana necessaria per far fronte a una vita esposta alla furia degli elementi e minacciata dell’inaridimento dei terreni.